“Eliminare vite umane non è una politica accettabile per tutelare il pianeta e promuovere lo sviluppo umano integrale”. È quanto si legge nel documento interdicasteriale della Santa Sede sull’ecologia integrale, presentato oggi, in cui si esorta a “difendere la famiglia, cellula della società, e la vita umana dal concepimento alla morte naturale e la fragilità del creato come questione di giustizia”. “Collaborare affinché venga riconosciuta la necessità di cure che tutelino tutti, rispettando la dignità di ogni persona, e affinché non si compiano scelte eutanasiche mascherate, evitando qualsiasi mentalità utlitaristica”, altra raccomandazione del testo, in cui si chiede di “implementare iniziative concrete per difendere e promuovere la vita umana a livello sociale, educativo e pastorale” nelle scuole e nelle parrocchie e di “sviluppare il concetto di peccato contro la vita umana tra le nuove generazioni in ambito educativo, culturale e pastorale, soprattutto in relazione alle nuove sfide nell’ambito della bioetica”, come aborto, eutanasia, suicidio.”Promuovere un’attenta riflessione sul significato dell’opzione preferenziale per i poveri nel contesto dell’ecologia integrale”, si legge ancora nel documento, in cui si invita a “valorizzare l’intrinseco legame tra difesa del creato e difesa dei poveri, laddove i poveri sono anche gli embrioni, i piccoli, gli ammalati, le persone sole e gli anziani”.