“Mettiamoci in gioco”, la Campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo, esprime” la propria ferma contrarietà all’emendamento, voluto dalla Giunta della Regione Piemonte, con cui si elimina la retroattività della norma che prevede il divieto dell’offerta di gioco d’azzardo nelle vicinanze di ‘luoghi sensibili’ come scuole, parrocchie, istituti di credito”. Di fatto, secondo “Mettiamoci in gioco”, “l’emendamento mina alla radice l’efficacia della legge regionale sul contrasto al gioco d’azzardo, che ha permesso la chiusura di numerose opportunità di gioco”. In particolare, “colpisce il modo in cui si è arrivati alla presentazione dell’emendamento, in un blitz notturno con il quale si è inserita la nuova norma in un decreto ‘omnibus’ che ha tutt’altre finalità”.
“Mettiamoci in gioco” ritiene “grave” che “questo cedimento agli interessi della lobby dell’azzardo avvenga proprio in un momento di profonda crisi economica e sociale, in cui certo non andrebbero incentivati comportamenti che producono sperpero di denaro, aggravando in molti casi situazioni di povertà e precarietà economica”.
Aderiscono alla campagna Mettiamoci in gioco: Acli, Ada, Adusbef, Ali per Giocare, Anci, Anteas, Arci, Associazione Orthos, Auser, Aupi, Avviso Pubblico, Azione Cattolica Italiana, Cgil, Cisl, Cnca, Conagga, Confsal, Ctg, Federazione Scs-Cnos/Salesiani per il sociale, Federconsumatori, FeDerSerD, Fict, Fitel, Fp Cgil, Gruppo Abele, InterCear, Ital Uil, Lega Consumatori, Libera, Missionari Comboniani, Scuola delle Buone Pratiche/Legautonomie-Terre di mezzo, Shaker-pensieri senza dimora, Uil, Uil Pensionati, Uisp.