Con voto unanime lunedì è stato approvato il Bilancio 2019 della Fondazione antiusura San Nicola e Santi Medici di Bari, durante l’Assemblea annuale, che è stata seguita da una tavola rotonda per celebrare i venticinque anni di attività della Fondazione, come si legge in una nota diffusa oggi. “L’usura è una piaga socio-economica complicata e dolorosa per le vittime che sono restie a denunciare per paura di ritorsioni. Il fenomeno dilaga mentre le denunce diminuiscono”, ha ricordato il commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziativa antiracket e antiusura, Annapaola Porzio, secondo la quale “lo Stato, le associazioni, le forze dell’ordine e la magistratura possono vincere contro questa piaga con un lavoro di squadra”. “In questo momento di crisi da pandemia di Covid-19 – ha aggiunto – più che mai è necessario spingere verso le denunce e le istanze al Fondo di prevenzione e solidarietà. Anche se la legge andrebbe cambiata: i fondi dovrebbero essere a fondo perduto, è perverso che, a una persona indebitata, i contributi statali debbano essere concessi sotto forma di mutuo”.
“Ci risulta – ha detto il prefetto di Lecce, Maria Teresa Cucinotta – che in questo periodo ci sono esponenti della criminalità organizzata in giacca e cravatta che offrono denaro a condizioni vantaggiose per tempi di erogazione e tassi di interessi alle imprese in crisi. La conferma ci viene dai reati sentinella, serrande saltate e macchine bruciate, che sono in continuo aumento”. Il presidente della Fondazione antiusura di Lecce, Elio Romano, ha denunciato: “Le Fondazioni spesso hanno le mani legate, poiché molte persone si sono arrese e si sono assuefatte con il trascorrere degli anni a stare sotto lo schiaffo degli usurai, diventa normale pertanto per le vittime prevedere nel bilancio di famiglia una somma da destinare ai loro carnefici”. Il prefetto di Bari, Antonella Bellomo, ha posto l’attenzione sull’usura “porta a porta”, con persone non appartenenti alla criminalità organizzata che danno denaro in prestito a chi è in difficoltà economica. “Alle mafie bisogna togliere il consenso”, ha ammonito il prefetto di Foggia, Raffaele Grassi, sottolineando che alla prevenzione dell’usura va affiancata la di repressione dei reati. Il vicario del prefetto di Brindisi, Erminia Cicoria, ha invitato le associazioni antiusura ad intensificare i rapporti con le istituzioni per un agire sempre più concreto e tempestivo.