I leader delle Chiese cattolica ed evangelica in Germania, nel loro messaggio in vista della presidenza semestrale tedesca del Consiglio dei ministri Ue, elencano alcune questioni concrete da affrontare per il futuro dell’Europa, come “continuare il percorso che abbiamo iniziato verso una società neutrale dal punto di vista climatico, preservando la biodiversità e proteggendo il clima e l’ambiente”; “sostenere i Paesi particolarmente colpiti dalla pandemia, anche al di fuori dell’Ue”; sfruttare i benefici della digitalizzazione, garantendo “partecipazione e giustizia sociale”; offrire alle giovani generazioni “prospettive e speranza per un futuro migliore” (ammortizzatori sociali e occupazione le vie concrete). I vescovi chiedono una “politica migratoria e per l’asilo dignitosa, giusta e solidale” e fanno riferimento alla tutela della “partecipazione democratica e dei principi dello stato di diritto in una società plurale”; inoltre, scrivono della necessità di un partenariato Ue-Gran Bretagna che sia “stretto, con relazioni economiche stabili ed eque basate su elevati standard ambientali e sociali per preservare il nostro patrimonio comune”. “L’integrazione europea”, si legge ancora, “ha urgente bisogno di un nuovo dinamismo in questi tempi difficili”: la Conferenza sul futuro dell’Ue potrà essere “uno strumento importante a cui noi come Chiese vogliamo contribuire”.