Nel 2017 il valore aggiunto turistico, derivante dalla sola quota turistica sia delle industrie strettamente turistiche, sia di tutte le altre che compongono l’intera economia, si attesta sui 93 miliardi di euro, con un aumento del 6,2% rispetto al 2015 e un peso del 6% sul valore aggiunto totale dell’Italia. È quanto comunica oggi l’Istat diffondendo i dati del “Conto satellite del turismo per l’Italia” relativo all’anno 2017.
Il turismo internazionale, detto anche turismo inbound, rappresenta una parte rilevante della domanda turistica in Italia: incide infatti – spiega l’Istat – per il 33,5% sul totale della spesa interna per turismo. Nel 2017 i turisti stranieri hanno speso più di 51 miliardi di euro in Italia. Quasi il 50% di questo importo è stato destinato ad alloggio e ristorazione, mentre circa il 38% ha riguardato l’acquisto di prodotti connessi come shopping, acquisto di carburante o spesa per il trasporto pubblico locale. La componente inbound della domanda turistica è quella che registra l’aumento più consistente rispetto al 2015 (+7,4%), anno del precedente Conto satellite del turismo.
Il turismo domestico, che si compone della spesa domestica e delle altre componenti, pari a 102 miliardi di spesa nel 2017, rappresenta invece il 66,5% della spesa interna turistica.
Le spese per alloggio e ristorazione sono la componente principale di spesa anche per i turisti italiani (38,2%), ma l’incidenza del solo servizio ricettivo è molto inferiore rispetto a quanto rilevato per il turismo inbound.