L’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione (Asgi) esprime “forte e piena solidarietà ed adesione” alla protesta dei migranti e dei braccianti agricoli che durante gli Stati generali sull’economia promossi dal Governo chiedono la riforma della filiera agricola, il varo di un piano nazionale di emergenza per il lavoro ed un deciso cambiamento nelle politiche migratorie.
“Affinché venga riconosciuta dignità a tutte le persone straniere, invisibili o precarizzate, facendole emergere dalla condizione in cui sono costrette, esposte a ricatti, sfruttamento ed emarginazione sociale ed umana, è indispensabile – sottolinea l’Asgi – una nuova politica sociale e del lavoro che consideri diversamente dal passato la libera circolazione delle persone e abroghi la legislazione sull’immigrazione dei precedenti governi”.
Inoltre, “l’attuale legge di regolarizzazione, pur auspicata, contiene troppi limiti insuperabili e risponde solo ad una logica utilitaristica di alcuni settori lavorativi, rischiando di escludere dalla sua applicazione migliaia e migliaia di persone straniere che vivono con noi nelle comunità territoriali”.
Di qui la richiesta: “Il Governo ed il Parlamento devono assumersi innanzitutto e subito la responsabilità di abrogare senza dilazioni i cd. decreti sicurezza del precedente esecutivo, approvare la riforma della legge sulla cittadinanza italiana e dare immediatamente un permesso di soggiorno a chi non ce l’ha o ce l’ha temporaneo, svincolato dalle volontà dei soli datori di lavoro”.