“Dal 2018 ad oggi sono stati oltre 50 milioni i contributi arrivati alla politica tramite donazioni di individui o aziende private, per un totale di 14.201 donazioni”. È uno dei nuovi dati pubblicati oggi da Transparency International Italia, nell’aggiornamento di soldiepolitica.it, la piattaforma lanciata lo scorso ottobre che mostra le donazioni alla politica e gli interessi di parlamentari e membri del Governo nelle aziende private.
“La Lega è il partito che ha incassato di più con 13.776.479,36 euro di contributi nel biennio 2018-2019, quasi un terzo di tutte le donazioni ricevute (27,25% del totale), incassati sia direttamente sia tramite i propri parlamentari o associazioni collegate – ricorda Transparency International Italia -. Seguono il Partito Democratico (9.605.054,14 euro) e il Movimento 5 Stelle (8.946.555,56 euro). Questi primi tre partiti insieme ricevono il 63,94% dei finanziamenti totali”.
Tra le altre forze politiche, l’ong segnala la capacità di Italia Viva di Matteo Renzi e di Cambiamo! di Giovanni Toti di richiamare i cosiddetti “big donor”, cioè soggetti disposti a elargire donazioni particolarmente generose. I soli imprenditori Daniele Ferrero, Lupo Rattazzi e Davide Serra hanno contribuito ad Italia Viva con 290.000 euro, mentre in soccorso di Toti sono intervenute la Moby e la Black Oils spa rispettivamente con 100.000 e 50.000 euro di donazioni.
Tra i membri del Governo spicca la capacità di attrarre donatori della ministra delle infrastrutture e dei trasporti Paola De Micheli, che ha ricevuto ben 34.500 euro da diversi soggetti privati, tra cui Bluenergy Assistance srl, Bipower Service e Associazione Energie Libere, oltre che dalla Confederazione generale dell’agricoltura italiana.
Infine, per quanto riguarda i legami tra politici e aziende private, “risultano essere 135 i parlamentari o membri del Governo che hanno un qualche interesse nel settore privato, in un totale di 240 aziende”. Tra i settori principali maggiormente interessati troviamo l’immobiliare (14,58%), turismo e ristorazione (9,58%) ed il settore finanziario (9,58%).