“Riforma del regolamento di Dublino, regole diverse per una più equa ripartizione degli oneri tra gli Stati membri dell’Unione europea e migliori strumenti di tutela dei richiedenti asilo e rifugiati”: sono le linee guida contenute in un documento di intenti redatto dai ministri degli Interni di Italia, Cipro, Malta, Grecia e Spagna da sottoporre all’attenzione dell’Unione europea, secondo quanto riferito oggi da Luciana Lamorgese, ministro degli Interni, in un messaggio audio inviato in occasione del Colloquio sulle migrazioni organizzato dal Centro Astalli e trasmesso in diretta sul sito di Vatican.news, in vista della Giornata mondiale del rifugiato che ricorre il 20 giugno. “Sempre più persone intraprendono ogni anno la rischiosa peregrinazione per la loro salvezza”, per fuggire da guerre, persecuzioni o violenza, ha detto Lamorgese nel messaggio audio, ricordando che “il principio cardine delle politiche europee dovrebbe essere la solidarietà, l’equa ripartizione delle responsabilità, la tutela della vita dei migranti e la promozione dei diritti umani, che sono di primaria responsabilità dell’Ue e degli Stati membri nel loro insieme e non solo dei Paesi frontalieri che affacciano sul Mediterraneo”. “L’unica strada percorribile – ha sottolineato – è l’azione sinergica basata su un approccio partecipato, capace di far fronte al carattere trasversale di ogni seria politica di integrazione”, con “interventi diretti per facilitare l’inclusione nella società e l’adesione ai suoi valori fondamentali”. “Il percorso di integrazione – ha affermato – va dunque oltre l’accoglienza e consiste nell’accompagnare i titolari di protezione verso una piena autonomia personale, con specifica attenzione alle donne rifugiate, alle vittime di tratta e ai minori stranieri non accompagnati”. Lamorgese ha concluso auspicando che “tutti i soggetti coinvolti siano disponibili ad affrontare con azioni concrete la sfida comune”.