Le Associazioni delle scuole paritarie della Lombardia “accolgono con favore l’approvazione da parte del Consiglio regionale lombardo della mozione presentata, il 9 giugno scorso, dal consigliere regionale Luca Del Gobbo (Noi con l’Italia) e sottoscritta da tutti i capigruppo di maggioranza. Una mozione approvata in pratica all’unanimità, comprese le opposizioni, con un solo voto d’astensione”. Lo si legge in un comunicato con una dozzina di firme in calce delle scuole paritarie della regione. “Un segnale di grande responsabilità istituzionale, al di là degli schieramenti di partito, che riconosce l’insostituibile ruolo delle scuole paritarie, servizio educativo di importanza strategica e che dimostra l’intenzione di voler stare dalla parte delle famiglie e dei ragazzi che frequentano queste scuole che contribuiscono, in particolar modo in Lombardia, alla ricchezza dell’offerta formativa scolastica”. Nella mozione approvata si chiede l’impegno della Giunta lombarda ad aumentare significativamente le risorse per la libertà di scelta scolastica dei genitori sulla componente “Buono scuola” della dote “e, allo stesso tempo, di attivare un lavoro con il Governo perché la legge sulla parità sia effettivamente applicata”.
“A seguito di questa importante scelta, le sottoscritte associazioni, a nome delle scuole paritarie lombarde associate (frequentate da più di 200mila alunni), mentre continueranno a chiedere al Governo di stanziare finanziamenti adeguati, fanno appello al presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e alla Giunta lombarda perché la nostra regione, nell’esercizio dell’autonomia, dia finalmente inizio a una nuova fase che porti alla completa parità, anche economica, delle scuole paritarie lombarde”. Le associazioni propongono dunque un intervento di sostegno alle scuole paritarie per questo periodo d’emergenza. In particolare, “mediante il potenziamento della Dote scuola”; “con fondi destinati direttamente alle scuole per far fronte alla parziale mancata riscossione dei contributi che le famiglie avrebbero dovuto versare e all’aumento delle spese per la sicurezza degli alunni e del personale in considerazione del difficile momento che a causa del Covid-19 le scuole si sono trovate a dover affrontare”. Concludono: “La mancanza di un adeguato sostegno e di adeguate misure per la riapertura potrebbe portare al collasso di tutto il sistema scolastico italiano”.