“Gli Stati membri, con il sostegno della Commissione, hanno concordato una serie di specifiche tecniche volte ad assicurare lo scambio sicuro di informazioni tra le app nazionali di tracciamento dei contatti basate su un’architettura decentrata”. Lo conferma oggi un comunicato di Bruxelles, che specifica: “Ciò riguarda la stragrande maggioranza delle app di tracciamento già lanciate nell’Ue, o sul punto di esserlo. Una volta introdotta la soluzione tecnica, tali applicazioni nazionali funzioneranno senza soluzione di continuità quando gli utenti viaggeranno in un altro Paese dell’Unione che applica anch’esso l’approccio decentrato”. Con l’avvio, da parte degli Stati membri, della revoca delle restrizioni di viaggio a livello transfrontaliero in tempo per le vacanze estive, “si compie così un ulteriore importante passo verso l’interoperabilità delle app mobili per il tracciamento delle infezioni da coronavirus”. Thierry Breton, commissario per il mercato interno, ha dichiarato: “Con l’approssimarsi della stagione turistica, è importante garantire che i cittadini europei possano utilizzare l’applicazione del proprio Paese ovunque si trovino in viaggio nell’Ue”. Le app di tracciamento dei contatti “possono essere utili per limitare la diffusione del coronavirus, in particolare nel quadro delle strategie nazionali miranti alla revoca delle misure di confinamento”.