“Sono 550 le persone indebitate e a rischio usura ascoltate nel 2019; con i fondi dello Stato sono stati garantiti 6 mutui ipotecari ai sensi dell’art. 15 della legge 108/96, di durata variabile dai 10 ai 15 anni, per complessivi 344mila euro; 9 sono le pratiche in fase di erogazione per complessivi 519mila euro. Per quanto concerne le pratiche garantite con fondi propri sono state erogate 28 beneficenze per complessivi 99.282,00 euro; 12 sovvenzioni, anticipazioni e microcredito per complessivi 90.184,00 euro; 2 finanziamenti bancari per 8.000,00 euro. Il totale erogato con i fondi propri ammonta a 197.466,00. Dalla costituzione della Fondazione sono stati erogati al 31 dicembre 2019 oltre 44,9 milioni di euro con fondi statali e oltre 5,59 milioni di euro con fondi propri”. Sono alcuni dei dati presentati oggi dalla Fondazione antiusura San Nicola e Santi Medici di Bari, ma attiva su tutto il territorio pugliese, attraverso le relazioni amministrativa e pastorale al Bilancio 2019, redatte, rispettivamente da Gerardo Mennella, presidente del Collegio sindacale, e da mons. Alberto D’Urso, presidente della Fondazione antiusura di Bari.
La Fondazione ha fornito assistenza a tanti per rinegoziare i mutui e anche quest’anno è intervenuta più volte per impedire la vendita di immobili. I procedimenti esecutivi immobiliari definiti presso i Tribunali di Bari, Foggia e Trani, riportati nella Relazione annuale sull’amministrazione della giustizia, sono 8.224 per il periodo 2018-2019.
Ad oggi il sostegno economico della Fondazione per l’assistenza legale ammonta a oltre 240mila euro.
Nell’ambito dell’educazione alla legalità è continuata l’opera di formazione e di incoraggiamento alla denuncia degli usurai. Nel 2019 sono stati accompagnati dai volontari per la denuncia due persone, un numero esiguo rispetto al dilagante fenomeno dell’usura in Puglia. La Fondazione ha preso in carico diverse posizioni di persone che avevano fatto denunce in altri distretti.
“La decisione di costituzione di parte civile nei processi per usura è sempre molto sofferta da parte delle vittime, ma si è rivelata provvidenziale ed è in linea con le finalità istituzionali della Fondazione – spiega una nota -. In Cassazione è appena giunto a conclusione un lungo processo penale per usura ed estorsione con condanne definitive per gli usurai denunciati”.