Terra Santa: Patriarcato latino, nota su vendita di immobili per sanare deficit di circa 100 milioni di dollari

Con una nota, diffusa dal suo sito, il Patriarcato latino di Gerusalemme chiarisce delle “voci e notizie” circolate sui media e relative alla vendita di alcuni immobili a Nazareth. Dieci punti in cui viene ribadito che “negli ultimi anni il Patriarcato Latino di Gerusalemme ha raggiunto un enorme deficit di circa 100 milioni di dollari Usa, causato dalla passata cattiva gestione operativa, collegata all’Università americana di Madaba, in Giordania. I debiti sono verso alcune banche e non verso il Vaticano”. L’arcivescovo Pierbattista Pizzaballa, viene sottolineato nella nota, “è stato nominato amministratore apostolico al fine di risolvere il problema. Negli ultimi quattro anni è stato svolto un importante lavoro di riorganizzazione amministrativa, con adeguati controlli interni e limitazioni”. Purtroppo dato l’enorme debito e “nonostante i molti sforzi profusi per raccogliere fondi, appare chiaro che l’unica soluzione possibile sia la vendita di alcuni immobili”. Per pagare i debiti sono state prese in considerazione “diverse proprietà in Giordania anche se le condizioni economiche nel Paese non sono buone e i prezzi sono bassi”. Dal momento che nel Regno Hashemita “non ci sono abbastanza proprietà per saldare tutti i debiti” prosegue la nota, “è stata assunta la decisione scomoda – approvata da tutti gli organi competenti, comprese le commissioni interne del Patriarcato latino e della Santa Sede – di vendere dei terreni a Nazareth. Sono esclusi dalla transazione oltre 100 dunam (10 ettari) di terra destinata a beneficio della comunità cristiana di Nazaret”. “La vendita, a un uomo d’affari arabo, viene effettuata secondo i prezzi commerciali e secondo una valutazione formale”. “A tempo debito – conclude la nota – il Patriarcato latino pubblicherà una comunicazione completa sulla transazione. Tutte le notizie che circolano e affermano cose diverse da queste, sono da ritenersi prive di fondamento e false”.

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