Un adolescente su 3 tra i 12 e i 17 anni non ha mai o quasi mai svolto attività extracurriculari nelle settimane di lockdown. Un periodo di sospensione che da una parte ha messo in luce la privazione, per molti bambini, delle connessioni e dei device necessari per seguire la didattica a distanza e, dall’altra, ha provocato il vertiginoso aumento del tempo trascorso sui social per i bambini “connessi”. Lo ricorda oggi Save the Children.
Con l’intento di restituire la socialità dopo il lockdown, prendono il via in tutta Italia gli Spazi Futuro del programma “Riscriviamo il futuro” di Save the Children, per garantire ai bambini e agli adolescenti un’estate ricca di opportunità nei quartieri svantaggiati delle nostre città, da Roma a Catania, da Udine a Potenza, per contrastare la povertà educativa.
“Si tratta – spiega una nota – di spazi attrezzati, anche all’aperto dove, nel pieno rispetto dei protocolli sanitari e del distanziamento, bambini e adolescenti dai 3 ai 17 anni potranno gratuitamente svolgere numerose attività educative, come laboratori artistici e ricreativi, attività ludiche e motorie, promozione della lettura e accompagnamento allo studio, con l’obiettivo di restituire loro l’estate come tempo di gioco, di educazione e di socialità”. I primi Spazi Futuro che aprono oggi i battenti sono quelli di Roma, Palermo, Brindisi, Catania, Casal di Principe, Potenza e Ancona, ai quali nei prossimi giorni se ne aggiungeranno altri, sino ad arrivare entro la fine del mese a circa 50 Spazi Futuro in 25 aree territoriali in tutta Italia.
“Dopo i lunghi mesi di lockdown, la chiusura delle scuole, la mancanza di attività extrascolastiche e relazioni sociali, ora è il tempo di consentire ai bambini e ai ragazzi di recuperare il terreno perduto e di tornare protagonisti della loro vita. In questo l’educazione, formale e non, gioca un ruolo chiave in una fase in cui occorre fare di tutto perché nessun bambino venga lasciato indietro nello sviluppo delle proprie capacità. L’estate dei bambini può finalmente iniziare e con essa può e deve ripartire il loro futuro”, afferma Daniela Fatarella, direttrice generale di Save the Children.
L’apertura degli spazi per l’estate rientra nel programma “Riscriviamo il futuro”, un intervento di risposta all’emergenza Covid-19 che in un anno si propone di raggiungere 100mila bambini e adolescenti nei quartieri privi di servizi e opportunità e che prevede anche azioni per combattere la povertà materiale.
“Già prima dell’emergenza sanitaria, a causa della povertà moltissimi bambini, bambine e adolescenti erano privati della possibilità di sviluppare capacità e talenti, vivendo in quartieri senza offerte educative, culturali e sportive alla loro portata. Con la crisi sanitaria la situazione si è ulteriormente aggravata e le diseguaglianze educative si sono amplificate. Se non si interviene subito, gli effetti sul presente e sul futuro dei bambini possono essere disastrosi”, dichiara Raffaela Milano, direttrice dei programmi Italia-Europa di Save the Children.