Si apre oggi, formalmente, la campagna estiva antincendio boschivo. Lo hanno stabilito, come ogni anno, le raccomandazioni del presidente del Consiglio dei ministri – rivolte a Regioni, Province autonome e ai Ministeri interessati – in via di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e consultabili sul sito www.protezionecivile.gov.it.
La campagna antincendio boschiva estiva 2019, pur essendo stata più impegnativa della precedente con un aumento del numero di incendi boschivi e di superfici boscate percorse dal fuoco, non ha evidenziato particolari criticità. Le raccomandazioni sottolineano la necessità “che i sistemi regionali e quelli statuali deputati, mantengano un’adeguata capacità di programmazione e risposta, ai diversi livelli di responsabilità”. Al riguardo, il presidente del Consiglio dei ministri auspica che le Regioni e le Province autonome si adoperino attraverso “specifiche azioni di verifica delle proprie organizzazioni al fine di programmare le eventuali azioni di medio-lungo periodo che consentano di far trovare preparato il sistema in occasione dei prossimi eventi, attesa la ciclicità del fenomeno”.
Il documento richiama integralmente le specifiche raccomandazioni operative pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale n. 135 del 27 maggio 2020 e trasmesse a tutte le amministrazioni coinvolte a vario titolo nelle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi, al fine di favorire maggiormente l’azione sinergica delle componenti regionali e statuali e di individuare puntualmente le priorità di azione.
Per la stagione estiva 2020, la flotta nazionale nel periodo di massimo impegno potrà contare su 31 mezzi aerei – di cui 24 del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco (15 Canadair, 4 elicotteri Erickson S64F e altri 5 AB-412), 5 elicotteri delle Forze Armate e 2 elicotteri dei Carabinieri.
Nell’ambito del progetto europeo “RescEu-It”, due Canadair dislocati sul territorio italiano, se non impiegati per le necessità nazionali, saranno attivati, su richiesta di Bruxelles, in uno degli altri Paesi dell’Unione che dovessero trovarsi in situazioni di criticità. Il progetto unionale assicura risorse aggiuntive a sostegno dei Paesi impegnati a rispondere a catastrofi di particolare entità, anche al di fuori dell’Unione europea.
L’impiego della flotta nazionale sarà come sempre coordinato dal Centro operativo aereo unificato (Coau) del Dipartimento della Protezione Civile.