Papa Francesco: Corpus Domini, “non siamo solo bocche da sfamare, non lasciamo solo chi ci sta vicino”

(Foto Vatican Media/SIR)

“L’Eucaristia guarisce la nostra memoria chiusa”. Lo ha detto il Papa, che nella parte finale dell’omelia della messa per il Corpus Domini, celebrata nella basilica di San Pietro davanti a circa 50 fedeli, ha spiegato che “le ferite che ci teniamo dentro non creano problemi solo a noi, ma anche agli altri. Ci rendono paurosi e sospettosi: all’inizio chiusi, alla lunga cinici e indifferenti. Ci portano a reagire nei confronti degli altri con distacco e anche con arroganza, illudendoci che in questo modo possiamo controllare le situazioni. Ma è un inganno: solo l’amore guarisce alla radice la paura e libera dalle chiusure che imprigionano”. “Così fa Gesù, venendoci incontro con dolcezza, nella disarmante fragilità dell’Ostia”, ha fatto notare Francesco: “Così fa Gesù, Pane spezzato per rompere i gusci dei nostri egoismi; così fa Gesù, che si dona per dirci che solo aprendoci ci liberiamo dai blocchi interiori, dalle paralisi del cuore”. “Il Signore, offrendosi a noi semplice come il pane, ci invita anche a non sprecare la vita inseguendo mille cose inutili che creano dipendenze e lasciano il vuoto dentro”, il monito del Papa: “L’Eucaristia spegne in noi la fame di cose e accende il desiderio di servire. Ci rialza dalla nostra comoda sedentarietà, ci ricorda che non siamo solo bocche da sfamare, ma siamo anche le sue mani per sfamare il prossimo. È urgente ora prenderci cura di chi ha fame di cibo e dignità, di chi non lavora e fatica ad andare avanti. E farlo in modo concreto, come concreto è il Pane che Gesù ci dà. Serve una vicinanza reale, servono vere e proprie catene di solidarietà. Gesù nell’Eucaristia si fa vicino a noi: non lasciamo solo chi ci sta vicino!”.

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