“Molti, purtroppo, trascorrono il loro tempo senza sapere o senza porsi il problema del perché si vive. È come se il perché della vita sfuggisse. L’uomo moderno è bravissimo, sa tante cose, ma spesso non sa perché vive. Si tratta di una grande contraddizione”. Lo ha detto il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, nell’omelia della messa per il Corpus Domini. “Pur cogliendo attorno a noi fame di vita, purtroppo non si sa vivere”, la tesi del cardinale: “Anzi, si fa di tutto per sopprimere la vita. Le cronache quotidiane sono piene di esempi”. “Forse non abbiamo ancora capito che la vita è un dono, un grande, meraviglioso dono di Dio, che va rispettato, custodito, alimentato come una fiamma santa”, ha osservato il presidente della Cei: “Avete ascoltato il Vangelo: ci parla di vita! Tocca a noi, fratelli, trovare il senso dell’esistenza, se vogliamo essere persone autentiche. Perché, e lo possiamo ben constatare, una vita senza senso è una vera tortura, un peso opprimente. E dove, noi cristiani, possiamo trovare il senso più pieno della nostra vita e di quella degli altri, se non nell’Eucarestia, il sacramento nel quale Cristo si dona a noi, pane di vita?”. “Oggi celebriamo in modo solenne il mistero dell’Eucarestia. Un mistero di fede, di amore e di vita”, ha concluso Bassetti: “Cristo si è rivestito delle apparenze del pane, per farci capire che Lui è l’alimento, il principio interiore, rinnovatore della nostra povera esistenza terrena! Fratelli, adoriamo, amiamo, godiamo l’Eucarestia. Cristo si dona totalmente per essere a disposizione di tutti. Noi siamo affamati di vita e Lui ha fame di noi”, come disse ai suoi discepoli nell’ultima cena.