“Iniziamo oggi il primo passo di un percorso”. Lo ha annunciato mons. Gianpiero Palmieri, vescovo ausiliare del settore Est della diocesi di Roma e delegato per la carità, concludendo la presentazione del Fondo Gesù Divino Lavoratore e la firma del protocollo Alleanza per Roma, al Palazzo Lateranense. “Il Fondo ha una dotazione iniziale di tipo finanziario, che chiede di essere alimentata, ma il suo punto di forza è coinvolgere, unire, generare nuove opportunità e moltiplicare le risorse”, ha puntualizzato il vescovo, ricordando che “nella prospettiva biblica tutto quello donato a un uomo solo non è donato solo a lui e per lui, ma perché possa essere condiviso, specie con chi ha di meno”. L’obiettivo del Fondo, ha proseguito Palmieri, è “la presa in carico e l’accompagnamento di un minimo di mille famiglie che a causa della pandemia hanno subito una grave riduzione del reddito, si trovano in difficoltà economiche e per le quali le misure straordinarie varate dalle istituzioni siano non accessibili o non sufficienti”. Il primo intervento è l’erogazione di un contributo economico per superare la fase di emergenza, seguito dall’attuazione di percorsi di tirocinio lavorativo, borse di lavoro, progetti di microcredito.
L’istituzione del Fondo è stata preceduta da un percorso di formazione, svolto dalla Caritas, di 523 volontari delle parrocchie o delle associazioni di Roma sull’esigibilità dei diritti, del quale è prevista una replica. È stato predisposto, inoltre, un manuale operativo “on line” sui diritti che viene continuamente aggiornato dalla Caritas. Le persone che intendono accedere al Fondo vengono smistate dai 90 presidi territoriali di ascolto – collegati con i Centri di ascolto presenti nelle 337 parrocchie di Roma – e indirizzate in primo luogo verso le forme di sostegno già attivate dalle istituzioni. “Non si può fare per carità quello che è dovuto per giustizia”, ha spiegato Palmieri: “Molte delle persone più fragili non hanno la possibilità di accedere a tali forme di sostegno per mancanza di informazioni e di accompagnamento”. Il Fondo Gesù Divino Lavoratore, infatti, “non vuole essere semplicemente una redistribuzione di risorse, ma un rafforzamento di percorsi di inclusione lavorativa” da realizzare tramite apprendistato, borse di lavoro ed “ogni forma possibile” da svolgere in aziende come quelle che lavorano nella pubblica amministrazione, nell’ambito della formazione professionale o catene di supermercati.
Le persone che intendono accedere al Fondo devono essere in grandi difficoltà economiche; essere domiciliate nel territorio del comune o della diocesi di Roma; non avere entrate superiori a 600 euro mensili; essere disoccupati o aver drasticamente ridotto la possibilità di lavoro a causa del Covid-19; avere la volontà di “collaborare attivamente per superare la situazione di emergenza”. Le candidature devono essere presentate ai Centri di ascolto in modalità telematica, attraverso una piattaforma dedicata. Il sostegno economico va da 300 a 600 euro mensili per famiglie con 5 o più figli, per 3 mesi rinnovabili fino ad un massimo di 6 mesi sulla base della disponibilità del Fondo. Le famiglie che non potranno beneficiare del Fondo verranno indirizzate verso altri tipi di misure già predisposte dalla Caritas, come la tessera alimentare, il Fondo anticrisi o il Fondo antiusura.