Celebrazione questa mattina alla basilica del Santo Sepolcro di Gerusalemme per la solennità del Corpus Domini. Nel rispetto delle restrizioni anti Covid-19, un piccolo gruppo di fedeli, riferisce il Patriarcato latino di Gerusalemme, si è radunato presso la basilica per partecipare alle Lodi e alla messa presiedute dall’arcivescovo Pierbattista Pizzaballa, amministratore apostolico del Patriarcato latino di Gerusalemme. Con lui sull’altare mons. Giacinto-Boulos Marcuzzo, vicario patriarcale di Gerusalemme e Palestina, mons. Kamal Bathish, vescovo emerito, e molti sacerdoti della diocesi e delle comunità religiose. Nell’omelia mons. Pizzaballa ha richiamato il senso della morte connaturata alla vita dell’uomo, destinata a finire. “La vita di Gesù non conosce morte. Essa si nutre del rapporto con il Padre. Di conseguenza – ha rimarcato l’arcivescovo – dobbiamo avere una relazione con il Padre per continuare a nutrire la nostra vita”. La messa si è conclusa con la tradizionale processione attorno all’edicola e l’ingresso di mons. Pizzaballa nel Sepolcro per venerarlo.