Parola, Eucaristia e carità sono le parole chiave della lettera “Per ripartire sulla stessa barca” che il vescovo Mauro Parmeggiani ha indirizzato alle diocesi di Tivoli e di Palestrina, in cui traccia le linee pastorali per il 2020-2021. “È accaduto qualcosa di nuovo e inaspettato per non tornare a fare tutto come prima” esordisce, con riferimento alla pandemia, e invita a non “gettare frettolosamente alle spalle per tornare a fare tutto come prima, presi dalle nostre ansie pastorali”, ma a “convertirci a Dio che è e rimane sempre amico dell’uomo”. In questi mesi, “ci siamo ritrovati sulla stessa barca, una barca dai larghi spazi dell’umanità ferita, sconvolta, smarrita o da spazi più angusti come quelli delle mura domestiche – riflette il vescovo, riprendendo un’immagine di Papa Francesco – ma che potrà proprio da questo forte invito a riscoprire ciò che è essenziale”. Segue una meditazione sull’episodio della tempesta sul lago di Tiberiade narrato nel Vangelo di Marco, alla luce del quale mons. Parmeggiani invita a fare “una esercitazione battesimale, per verificare se la Parola sta producendo frutto in noi”, a “riscoprire l’Eucaristia” andando oltre “inutili quanto pericolose disquisizioni” sulle modalità in cui riceverla in tempo di pandemia. Le prospettive pastorali conclusive prevedono, tra l’altro, una riscoperta del “Giorno del Signore”, la celebrazione di Prime Comunioni e Cresime dalla Pasqua 2021, una nuova motivazione e organizzazione nella carità coinvolgendo “i giovani in servizi di volontariato”, la valorizzazione di quei laici “leader di comunità” che durante la pandemia di sono impegnati per la diffusione della Parola anche sui nuovi media.