“La disinformazione ai tempi del coronavirus può uccidere. Abbiamo il dovere di proteggere i nostri cittadini rendendoli consapevoli della diffusione di informazioni false e denunciando i responsabili di tali pratiche”. L’Alto rappresentante per la politica estera Ue, Josep Borrell, presenta le iniziative finora messe in campo per la lotta contro la disinformazione in merito alla pandemia di coronavirus; illustra inoltre altre opportune attività da realizzare. “Nel mondo odierno, basato sulla tecnologia, nel quale i guerrieri si servono di tastiere anziché di spade e le operazioni di influenza e le campagne di disinformazione mirate sono un’arma riconosciuta di soggetti statali e non statali, l’Unione europea sta intensificando le proprie attività e migliorando le proprie capacità per combattere questa battaglia”. La pandemia di coronavirus “è stata accompagnata da un’ondata massiccia di informazioni false o fuorvianti, compresi – spiega la Commissione Ue – tentativi da parte di soggetti stranieri di influenzare i cittadini e i dibattiti pubblici nell’Ue”. La comunicazione analizza la “risposta immediata” e propone “un’azione concreta che può essere avviata in tempi rapidi”. La crisi in corso “si è trasformata in un banco di prova per dimostrare come l’Ue e le sue società democratiche affrontano la sfida della disinformazione”.