Argentina: Osservatorio disagio sociale Uca, già indigenza e insicurezza alimentare record per l’infanzia a fine 2019, grande preoccupazione per l’attuale emergenza

La pandemia del Covid-19, combattuta in Argentina attraverso una durissima quarantena, rischia di trasformarsi per l’infanzia delle grandi periferie urbane in vero e proprio dramma umanitario. È l’inevitabile deduzione a cui giunge l’Osservatorio per il disagio sociale dell’Università Cattolica dell’Argentina (Uca), che ieri ha diffuso il rapporto “Le condizioni di vita dell’infanzia nel pre-pandemia Covid-19”. Si tratta dell’annuale studio dell’Osservatorio, coordinato dalla sociologa Ianina Tuñón, che si riferisce ai dati del 2019, prima dell’esplosione del contagio. Numeri che fotografano una situazione ancora peggiore di quella, già molto preoccupante, dell’anno precedente. Insomma, se il 2019 ha conosciuto per gli indicatori della condizione di vita dell’infanzia un record negativo, viene da chiedersi come evolverà la situazione quest’anno. Lo conferma la stessa Tuñón: “La quarantena comporta altri cambiamenti qualitativi fondamentali, nelle condizioni di vita dei bambini e degli adolescenti, che rappresentano una violazione dei loro diritti e l’espansione di disuguaglianze sociali. Più specificamente, implica la violazione di un diritto essenziale come l’accesso al cibo”. Altri diritti fondamentali, la cui situazione è destinata a peggiorare, sono l’accesso ai servizi sanitari e l’istruzione.
Già alla fine del 2019 la situazione risultava molto preoccupante e quasi il 40% dei ragazzi e ragazze poteva avere accesso all’alimentazione solo grazie ad aiuti pubblici. L’insicurezza alimentare risultava in crescita e toccava il 30,5% per l’insicurezza alimentare media e il 14% per quella severa (15,7% nella periferia di Buenos Aires), in una situazione dunque di denutrizione. Per quanto riguarda il livello di sussistenza, la situazione dell’infanzia si confermava molto delicata e a fine 2019 la povertà monetaria era aumentata in modo significativo, colpendo quasi il 60% dei minori, mentre la percentuale di indigenti arrivava al 14,8%.

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