“Siete chiamate a sperimentare e testimoniare che Dio, nel suo Figlio, ci ha amati per primo, che il suo amore è per tutti e ha la forza di trasformare i peccatori in santi”. Lo scrive Papa Francesco nel suo messaggio alle sorelle consacrate nell’Ordo Virginum, in occasione del 50° anniversario della promulgazione del rito della Consacrazione delle vergini. “La consacrazione vi riserva a Dio senza estraniarvi dall’ambiente nel quale vivete e nel quale siete chiamate a rendere la vostra testimonianza nello stile della prossimità evangelica”, aggiunge il Pontefice. Che auspica: “Con questa specifica vicinanza agli uomini e alle donne di oggi, la vostra consacrazione verginale aiuti la Chiesa ad amare i poveri, a riconoscere le povertà materiali e spirituali, a soccorrere chi è più fragile e indifeso, chi soffre per la malattia fisica e psichica, i piccoli e gli anziani, chi rischia di essere messo da parte come uno scarto”. Quindi, l’incoraggiamento a essere “donne della misericordia, esperte di umanità”. “Donne che credono ‘nella forza rivoluzionaria della tenerezza e dell’affetto'”, indica il Papa citando l’Evangelii gaudium.
Alla luce della pandemia, Francesco chiede alle consacrate dell’Ordo Virginum di guardare “quel che sta accadendo nel mondo” affinché “vi scuota”: “Non chiudete gli occhi e non fuggite; attraversate con delicatezza il dolore e la sofferenza; perseverate nel proclamare il Vangelo della vita piena per tutti”, è l’incoraggiamento del Papa. Nelle sue parole anche l’invito a essere “capaci di parresia” e a tenere “lontana la tentazione del chiacchiericcio e del pettegolezzo”. “Abbiate la saggezza, l’intraprendenza e l’autorevolezza della carità, per opporvi all’arroganza e prevenire gli abusi di potere”. Infine, l’augurio che “quale segno della Chiesa Sposa, possiate essere sempre donne della gioia“.