Festa dell’Europa: Caritas Italiana, “ritrovare speranza nella solidarietà, il più efficace antidoto ai moderni populismi”

“La pace mondiale non potrà essere salvaguardata se non con sforzi creativi, proporzionali ai pericoli che la minacciano”: Caritas Italiana, in occasione della Festa dell’Europa in concomitanza con il 70° anniversario della Dichiarazione di Robert Schuman, uno dei padri fondatori dell’Unione europea, chiede che “oggi, nel pieno dell’attuale emergenza Covid-19”, tali parole “vengano rilanciate e fatte proprie da ciascuno di noi”.
“L’Europa – sottolinea Caritas Italiana – si trova a dover affrontare un nuovo pericolo la cui drammaticità non mette meno a rischio la sua coesione e il suo futuro. È una crisi le cui conseguenze saranno egualmente devastanti – se non adeguatamente governate – per l’insieme della società europea, soprattutto sulle fasce più deboli nelle nostre comunità. Oggi, dopo settanta anni di progressiva integrazione, che dovrebbero averci resi più consapevoli della necessità di dover fronteggiare uniti la sfida della pandemia, invece registriamo l’emergere di una cultura della chiusura, della difesa degli interessi particolari, dell’esclusione che rischiano di mettere in crisi i valori fondanti a cui si ispira l’Europa: pace, solidarietà e democrazia”.
Di qui l’invito “a rilanciare il progetto europeo, utilizzando la pandemia come un’opportunità per un’integrazione europea centrata sui valori comuni a tutti gli europei. Un progetto nel quale la solidarietà, l’attenzione alla ‘cura della fragilità dei popoli e delle persone in mezzo a un modello funzionalista e privatista che conduce inesorabilmente alla cultura dello scarto’ abbia il sopravvento, come ci ricorda spesso Papa Francesco”. Caritas Italiana chiede, quindi ad ascoltare “il grido dei popoli che deve indicarci le priorità”. Da qui anche l’esortazione “ad individuare strade e percorsi nuovi per garantire a quanti vivono o giungono in Europa la capacità di integrazione, dialogo e rinascita per diventare un’unica famiglia di popoli”.
“L’Europa non è uno tra i tanti continenti. Ha responsabilità precise e uniche da assumere nei confronti del mondo intero in ordine allo sviluppo umano integrale”, sottolinea Caritas Italiana, che conclude con un auspicio: “L’Europa deve ritrovare speranza nella solidarietà, che è anche il più efficace antidoto ai moderni populismi, nello sviluppo e nella pace. Se uno soffre, tutti soffrono: noi lo sappiamo dalla Parola di Dio. Alla politica spetta tale leadership, che eviti di far leva sulle emozioni per guadagnare consenso, ma piuttosto elabori, in uno spirito di solidarietà e sussidiarietà, politiche che facciano crescere tutta quanta l’Unione in uno sviluppo armonico”.

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