Festa della mamma: Unicef Italia, domani il video “La musica che unisce i ragazzi del mondo”, con 180 bambini e giovani da 12 Paesi

In occasione della Festa della mamma, domani viene lanciato il progetto video “La musica unisce i ragazzi del mondo – l’Inno alla gioia”, realizzato con i contributi video di 180 ragazzi tra i 5 e i 18 anni di 15 scuole e 4 orchestre di 12 Paesi del mondo – Argentina, Estonia, Germania, Groenlandia, Ungheria, Italia, Messico, Panama, Peru, Polonia, Svezia e Venezuela – per la prima volta riuniti nella World Children’s Orchestra (Orchestra dei ragazzi del mondo). Per l’Italia sono state coinvolte le città di Villasanta, Altamura, Roma e Scandicci. L’evento è stato patrocinato da Unicef Italia, Commissione nazionale italiana Unesco e Cidim–Comitato nazionale italiano musica. Partner dell’iniziativa è l’Università di Roma Tre–Dipartimento di Scienze della formazione. Si tratta di un video corale, in cui ragazzi e ragazze provenienti da tutto il mondo hanno registrato da soli la propria parte per suonare, tutti insieme, un’unica partitura: quella dell’Inno alla gioia, il capolavoro composto da Ludwig van Beethoven su testo del poeta e connazionale Friedrich Schiller, che conclude la sua Nona e ultima Sinfonia. “Sono giorni complessi per il nostro pPaese e in particolare per i nostri bambini e giovani”, ha dichiarato Francesco Samengo, presidente di Unicef Italia: “Ci teniamo a sostenere questa importante iniziativa che ha messo al centro proprio i più piccoli, i soggetti più vulnerabili durante le emergenze, ma anche i più resilienti. I bambini sono bambini ovunque nascono e crescono e anche nelle condizioni più difficili la passione e il talento per la musica e per il canto possono trasformare i loro sogni in realtà. Ci troviamo tutti nelle stesse condizioni di pericolo, in ogni parte del mondo. Tutti insieme a combattere un nemico invisibile e in questa distanza ci stiamo riscoprendo più che mai simili e uniti. Solo insieme ce la faremo e questo vuole essere un nostro ulteriore modo per dimostrarlo”. Tutti i soggetti coinvolti alla realizzazione del progetto hanno collaborato gratuitamente.

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