Mettere al primo posto le persone e il pianeta, anzichè il profitto. È la missione del commercio equo e solidale che la Bottega Equa, a Frosinone, promuove da diversi anni. Lo ricorda una nota della diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino, in occasione della Giornata del commercio equo e solidale, che cade oggi.
La Bottega Equa – nata grazie all’impegno della Cooperativa Diaconia, ente gestore della diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino – aderisce quest’anno alla campagna internazionale #PlanetFairTrade. In Italia il commercio equo è in costante crescita, con oltre 200 botteghe in tutta italia e quasi 600 lavoratori, per la maggior parte donne.
“L’emergenza Coronavirus – evidenzia la nota della diocesi – non ha fermato il commercio equo e solidale, anzi, ne ha fatto comprendere ancora di più l’importanza, a partire dal rispetto dei diritti dei lavoratori in agricoltura”.
Per questo, oltre all’artigianato e ai prodotti alimentari del commercio equo e solidale, la Bottega Equa ha inaugurato un corner dedicato ad eccellenze locali e a km 0. “Abbiamo voluto mettere al centro le persone della nostra terra e la loro passione, coinvolgendo piccole ma importanti realtà locali che producono prodotti come vini, formaggi, farine, uova, confetture, pane e biscotti nel rispetto della tradizione e dell’ambiente – spiegano
dalla Bottega Equa -. È il nostro modo di contribuire al sostegno del territorio e al suo futuro sviluppo che, ne siamo certi, passerà attraverso un’agricoltura di qualità, un turismo sostenibile e un’economia sempre più verde”.
Come ha ricordato il vescovo, mons. Ambrogio Spreafico, “la Terra ha bisogno di essere amata e rispettata: non ne siamo padroni e dominatori, ma solo i custodi e coltivatori”.
Attraverso la vendita di prodotti da filiere controllate, la Bottega Equa ogni giorno prova a dare il suo contributo ad “un futuro migliore fatto di agricoltura rispettosa della biodiversità, metodi produttivi a basso impatto ambientale e sostegno a piccoli produttori e piccole comunità sia nel mondo sia locali”.