(da New York) Razzismo e xenofobia verso americani di origine asiatica o provenienti dalle isole del Pacifico sono stati denunciati da mons. Nelson J. Pérez, presidente del Comitato per la diversità culturale della Conferenza episcopale statunitense, da Oscar A. Solis, presidente della sottocommissione per gli affari asiatici, dal vescovo Shelton Fabre, presidente del Comitato contro il razzismo .“Siamo allarmati nel notare l’aumento di episodi di bullismo e di aggressioni verbali e fisiche nei confronti di questi cittadini, alimentate dalla crisi del Covid-19 ”, continuano i vescovi spiegando che persino nel settore sanitario alcuni pazienti hanno rifiutato le cure del personale sanitario di origine asiatica, chiedendo espressamente di essere curati da altri. I presuli denunciano che ancor prima del blocco delle attività economiche, molti dei negozi o delle imprese gestite da proprietari di origine asiatica o dalle isole del Pacifico sono stati boicottati, mentre non poche sono state le discriminazioni e le molestie razziali.
“La pandemia derivante dal nuovo coronavirus influenza il nostro comportamento quotidiano, le pratiche, le percezioni e il modo in cui interagiamo gli uni con gli altri”, spiegano i vescovi e, pur ammirando gli atti di coraggio e di carità di molti, “non si può però tacere tacere la discriminazione contro queste comunità e contro gli stessi operatori sanitari che ogni giorno rischiano la propria salute per salvare altre vite umane”.