“Al fine di offrire supporto tecnico scientifico allo svolgimento dei compiti e alle azioni di competenza dell’Istituto superiore di sanità (Iss) connesse alla gestione dell’emergenza Covid-19, è istituito il Gruppo di lavoro Bioetica di Covid-19”. È quanto si legge nel decreto a firma del presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro, con il quale l’Iss ha stabilito di avvalersi di un gruppo di esperti con competenze giuridiche, mediche e bioetiche per “valutare e istruire le linee di indirizzo e gestione” nell’emergenza Covid-19. Si tratta di un ausilio di particolare importanza non soltanto tecnico-scientifica ma anche e soprattutto quale guida ai criteri etici sulle scelte di merito nella gestione e nel varo di provvedimenti nell’attuale fase dell’emergenza Covid-19, situazione questa che ha contratto i tempi e le modalità di attuazione di decisioni che riguardano la salute e la vita di pazienti e cittadini. Il Gruppo di lavoro, oltre ad esperti dell’Iss e del Minstero della Salute, si avvale dell’esperienza di personalità delle discipline scientifiche coinvolte nella gestione della crisi coronavirus come l’epidemiologo Donato Greco, lo psicologo Ignazio Grattagliano, il direttore del centro studi Fadoi Gualberto Gussoni, i bioeticisti Federico Nicoli del Comitato etico degli Spedali civili di Brescia, Assuntina Morresi del Comitato di nazionale di bioetica e Pierantonio Muzzetto della Consulta deontologica della Fnomceo. Al Gruppo afferiscono anche tre giuristi: il co-fondatore dell’Italian Academy of the Internet Code (Iaic) Giorgio Resta, la ricercatrice di diritto costituzionale Francesca Pergentili e Alberto Gambino, direttore scientifico della rivista di diritto sportivo del Coni, prorettore dell’Università europea di Roma e, soprattutto, presidente di Scienza & Vita, circostanza questa che segnala la sensibilità dell’Iss nei confronti delle situazioni di vulnerabilità dei soggetti più fragili, a cominciare dai pazienti più anziani.