“Tutto il mondo fuori”: il 13 maggio documentario sul penitenziario di Padova. Oliva (regista), “un viaggio tra storie di errore e pentimento”

“Ho sempre posto attenzione alle questioni del mondo, le questioni sociali e quelle degli ultimi. La scintilla che mi ha ‘appassionato’ al mondo del carcere è venuta da una lettura e da un incontro con i detenuti del carcere di Regina Coeli di Roma”. Lo ha detto oggi Ignazio Oliva, intervenendo alla conferenza stampa, promossa in streaming dalla Facoltà di Scienze della Comunicazione di Uninettuno, di presentazione del documentario “Tutto il mondo fuori” di cui è regista. Il lavoro è “un viaggio tra storie di errore e pentimento nel carcere di Padova” che andrà in onda il 13 maggio alle 21.25 su canale 9. “È stato difficilissimo trovare le storie da raccontare perché ogni storia merita un racconto – spiega Oliva –. Ho lavorato sull’essenziale, anche dei detenuti. Mi sono incentrato sul pentimento e sul riconoscere le proprie colpe come l’inizio di un percorso che porta alla consapevolezza del dolore provocato e la voglia di rimettersi in gioco”. Ad esempio, spiega il regista, “ho scoperto che chi lavora in carcere e continua un lavoro una volta fuori molto spesso non reitera il reato. Per questo per me era importante raccontare il buon esempio perché si può emulare”. Oliva ha poi concluso ricordando come nella fase di riprese “per lavorare con i detenuti e con tutte le persone del carcere essenziale è stato avere la loro fiducia. Per raccontare la realtà questo è l’elemento essenziale”.

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