“Tutto il mondo fuori”: il 13 maggio documentario sul penitenziario di Padova. Salvi e Sala (produttori), “mostrare un mondo ignoto e pieno di pregiudizi”

“Abbiamo cercato di creare un prodotto che rispettasse le nostre modalità di racconto ma, allo stesso tempo, fosse fruibile per un network grande come Discovery. Nell’ampio mondo delle televisioni esistono diversi binari e linee editoriali. Però ci sono prodotti che vanno bene per tutti. Questo documentario a mio avviso ha un linguaggio e un racconto che ha un elemento umano che non potrebbe lasciare indifferente nessun tipo di pubblico”. Ne è convinto il produttore Nicola Salvi, che è intervenuto oggi alla conferenza stampa, promossa in streaming dalla Facoltà di Scienze della Comunicazione di Uninettuno, di presentazione del documentario “Tutto il mondo fuori”, un viaggio tra storie di errore e pentimento nel carcere di Padova. Il documentario andrà in onda il 13 maggio alle 21.25 su canale 9. Una linea, quella di Salvi, condivisa anche dall’altra produttrice del documentario, Elisabetta Sola, che ha inoltre evidenziato come sia importante creare un legame di fiducia e condivisione di intenti per fare un lavoro del genere in un carcere”. “È stato essenziale – ha detto – far capire a tutti che l’intento non era quello di guardare le cose con pregiudizi ma di mostrare un modo ignoto ai più e pieno di preconcetti”. Per questo, ha concluso, “per raccontare una storia di questo tipo oltre che dei professionisti servono persone con una certa sensibilità perché ci sono certi legami che non vanno turbati”.

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