Coronavirus/Nel mondo: verso i 4 milioni di contagi, 270mila morti. Stati Uniti: 75mila decessi
Le vittime da coronavirus nel mondo stanno per superare le 270mila unità. Secondo l’ultimo aggiornamento odierno della Johns Hopkins University i decessi a livello globale sono stati 269.584, con 3.846.949 casi confermati. Gli Stati Uniti sono il Paese più colpito, con 75.670 morti e 1.256.972 casi di contagio confermati. Dopo gli Usa il Paese con il maggior numero di vittime è il Regno Unito, che al momento ha registrato 30.689 decessi e 207.977 casi. Usa: “in ogni passaggio di questa pandemia il presidente Trump ha ignorato gli esperti, sminuito la minaccia posta dal Covid-19 e ingannato gli americani. E ora stiamo tutti pagandone il prezzo”, così il candidato democratico alla Casa Bianca Joe Biden su Twitter, mentre nel Paese non accenna a diminuire l’impennata nel numero delle vittime e dei casi di contagio. Brasile: sono 610 i morti per Covid-19 registrati nelle ultime 24 ore nel Paese sudamericano. Lo rivela il ministero della Salute, precisando che il totale delle vittime è di 9.146. I nuovi contagi sono 9.888, per un totale di 135.106. Argentina: ricercatori hanno annunciato di avere sviluppato il primo test sierologico argentino capace di determinare se una persona dispone di anticorpi per il nuovo coronavirus. Lo riferisce l’agenzia di stampa statale Telam.
Coronavirus/Bolzano: domani riapertura negozi. Via libera dal consiglio provinciale
Il consiglio provinciale di Bolzano ha approvato in seduta notturna con 28 sì, 1 no e 6 astensioni la legge che accelera la fase 2 in Alto Adige. Domani – scrive l’Ansa – potranno perciò aprire i negozi, mentre lunedì toccherà a parrucchieri, bar, ristoranti e musei. “La crisi – ha detto il governatore Arno Kompatscher in chiusura dei lavori – è stata una grande sfida per tante categorie, dalle famiglie alle imprese, e le prossime settimane saranno comunque difficili. La legge forse delude alcune aspettative, ma è stato giusto proseguire insieme su questa strada”.
Libia: il generale Haftar bombarda Tripoli, morti e feriti tra i civili. A rischio l’ambasciata italiana
Un attacco delle forze del generale Khalifa Haftar contro civili ha colpito nella tarda serata di ieri l’area intorno alla residenza a Tripoli dell’ambasciatore italiano in Libia, Giuseppe Buccino Grimaldi, causando – secondo i media internazionali – almeno cinque morti e decine di feriti. “Questi attacchi indiscriminati sono totalmente inaccettabili e denotano disprezzo per le norme del diritto internazionale e per la vita umana”, è la condanna della Farnesina. Residenti citati dal portale Al Wasat hanno detto “che due razzi si sono abbattuti ieri sera nella zona di Zawiyat al-Dahmani, ove si trovano le sedi della radio, del ministero degli Esteri, l’hôtel Al Mahary, l’ambasciata della Turchia e la residenza dell’ambasciatore d’Italia”. Il portavoce del centro media dell’Operazione ‘Vulcano di rabbia’ del governo di Tripoli, Mustafa al-Majai, ha detto che altri razzi hanno colpito l’area intorno all’aeroporto internazionale di Mitiga e il porto marittimo, senza fare vittime.
Cronaca: operazione dei carabinieri tra Torino e Caserta, due arresti. Svaligiavano sale slot
Svaligiavano sale slot con attrezzatura da speleologi, bucando le pareti per entrare. I carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Torino hanno arrestato due membri della “banda del buco”, responsabili di sette colpi tra gennaio e giugno 2019. I due, di origini albanesi, eseguivano sopralluoghi nei locali da colpire, studiando nel dettaglio dove forare le pareti per accedere, individuando i sensori degli allarmi e le centraline da neutralizzare. Durante i colpi indossavano attrezzature speleologiche, come tute e caschi con le lampade. Cinque furti messi a segno in altrettante sale slot e due in appartamento, tutti tra Torino e provincia, per un bottino totale di 200 mila euro. I due sono stati rintracciati a Caserta, con l’aiuto dei carabinieri di Aversa, e sono stati arrestati su esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip di Ivrea.
Storia: 75 anni fa la fine della seconda guerra mondiale. Il conflitto più sanguinoso di sempre
Settantacinque anni fa si festeggiava per le strade, sulle macerie lasciate dal conflitto mondiale, la resa incondizionata delle forze armate della Germania nazista dopo 5 anni e 8 mesi di follia bellica. All’anniversario della fine della guerra mondiale dedica questa mattina un servizio Euronews. “Mentre la notizia della fine delle ostilità si diffondeva, le piazze di Parigi, Londra, New York, Mosca e di tanti altri Paesi ritornavano alla vita: per strada ci si abbracciava e si ballava in quella che, da allora, è stata chiamata la Giornata della vittoria”. Si stima che in guerra siano morte tra 70 e 85 milioni di persone. “È stato il conflitto più sanguinoso della storia dell’umanità, con la terribile parentesi sul fronte del Pacifico tra americani e giapponesi, che hanno continuato a fronteggiarsi fino al 15 agosto”.