Sul sito del Policlinico Gemelli da oggi è on line una nuova sezione intitolata “Ricerca in pillole” per valorizzare i principali studi svolti da ricercatori della Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs e della Facoltà di medicina e chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. “La dieta mediterranea riduce del 28% il rischio di calcoli renali” è il primo dei due studi pubblicati. La dieta mediterranea, parte integrante della nostra cultura alimentare e ricca di frutta, verdure fresche e legumi di ottima qualità, è “uno scudo protettivo per la salute del cuore e del metabolismo, che si rafforza e si rinnova ogni volta che consumiamo questi alimenti”, spiega un comunicato. Ma uno studio, di recente pubblicato su American Journal of Clinical Nutrition, firmato da Pietro Manuel Ferraro, Uoc Nefrologia del Gemelli e associato di Nefrologia all’Università Cattolica del Sacro Cuore, campus di Roma, suggerisce che la dieta mediterranea potrebbe avere anche altri benefici, proteggendo dalla formazione di calcoli renali.
“I batteri ‘firmano’ anche le malattie dell’esofago. Verso nuove possibilità di diagnosi, prevenzione e forse in futuro anche di efficaci terapie” è il titolo del secondo studio pilota a firma di ricercatori del Gemelli e della Cattolica, campus di Roma. Il tumore dell’esofago è una delle neoplasie a prognosi meno favorevole per la quale c’è urgente bisogno di capire meglio i meccanismi alla base della sua comparsa al fine di intercettarli e trovare quindi nuove terapie. Loris Lopetuso, gastroenterologo del Cemad del Gemelli, Giovanni Cammarota, associato di Gastroenterologia all’Università Cattolica e responsabile del Day Hospital di Gastroenterologia e trapianto di microbiota del Gemelli, e colleghi sono andati quindi a investigare il possibile ruolo giocato dal microbioma in questa neoplasia e nell’esofago di Barrett, lesione che ne può precedere la comparsa.