50 milioni di morti in guerra, 6 milioni di persone uccise nei campi di concentramento: oggi le Chiese, con una liturgia ecumenica nella cattedrale evangelica di Berlino, hanno commemorato la fine della guerra mondiale, 75 anni fa, con un appello urgente per “preservare il dono della pace imparando dal passato”. La liturgia, senza fedeli per le restrizioni sanitarie da Covid-19, è stata trasmessa in diretta dalla prima rete televisiva Ard. La predicatrice della cattedrale, la pastora Petra Zimmermann, ha ricordato il discorso della montagna di Gesù: “Beati i costruttori di pace”. Zimmermann, riferendosi alla situazione attuale, ha evidenziato che “i nostri banchi sono vuoti oggi”, ed il vuoto oggi ricorda la minaccia: “Ricorda anche le innumerevoli persone che non hanno potuto vivere il giorno della liberazione 75 anni fa”. Il presidente della Conferenza episcopale tedesca (Dbk), mons.Georg Bätzing, ha elogiato il coraggio e la consolazione anche nelle situazioni di sofferenza: “La pace che Gesù dona e lascia alle spalle non ci conduce a seguirlo nella sofferenza, ma ci conduce proprio attraverso di essa”, ha affermato Bätzing. “In effetti, abbiamo visto la pace in gran parte dell’Europa per 75 anni. E ancora di più: i popoli si sono riferiti l’uno all’altro e noi tedeschi abbiamo sperimentato il miracolo che anche loro si sono rivolti a noi”.