(Bratislava) – L’arcivescovo di Olomouc e metropolita della Moravia, mons. Jan Graubner, è stato eletto nuovo presidente della Conferenza episcopale ceca durante l’ultima sessione plenaria. Come ha dichiarato per “Conservative Newspaper”, la Chiesa si trova ad affrontare una difficile fase economica del suo sviluppo, proprio come il resto della società. La gente sarà costretta a “stringere la cinghia”, ma questa “pressione può dare vita a cose nuove, saremo più vicini gli uni agli altri e cresceremo nella nostra relazione con Dio, perché dovremo fare affidamento su di Lui molto più di quando eravamo soliti fare”. Secondo l’arcivescovo Graubner, sarà necessario “non ridurre le attività economiche a un mero strumento di profitto, bensì pensare all’autosufficienza nazionale e alla solidarietà con i più poveri all’interno dell’Ue e nel mondo intero”. Il neoeletto presidente riflette anche sul posto del cristianesimo in Europa: “La cultura cristiana non è un tesoro da tenere in magazzino o in un museo. Cresce dalle radici del Vangelo vivente… Noi ci può salvare nessuna ideologia, ma la nostra apertura verso Dio e il suo amore che ispira le nostre azioni. L’insegnamento della Chiesa è fondamentale, ma la vita concreta dei cristiani è ancora più importante”. Secondo mons. Graubner, il cosiddetto “crepuscolo” dell’Europa è il nostro “debito” e la sfida che dobbiamo affrontare, ed è nostro compito essere luce nelle tenebre.