Coronavirus Covid-19: Protezione civile, “il numero dei dimessi e guariti supera gli attualmente positivi, ma sale di nuovo il numero dei morti”

Per la prima volta dall’inizio dell’epidemia in Italia il numero dei dimessi e dei guariti dal Covid-19 supera quello degli attualmente positivi, anche se il dato risulta non solo dalle ultime 24 ore ma da un aggiornamento dei dati della Regione Lombardia riferiti anche ai giorni precedenti. Lo annuncia il bollettino odierno del Dipartimento della Protezione civile sull’emergenza coronavirus. “Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del coronavirus sul nostro territorio, a oggi, 6 maggio, il totale delle persone che hanno contratto il virus è 214.457, con un incremento rispetto a ieri di 1.444 nuovi casi – precisa la nota -. Il numero totale di attualmente positivi è di 91.528, con una decrescita di 6.939 assistiti rispetto a ieri”. Tra gli attualmente positivi, “1.333 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 94 pazienti rispetto a ieri”; “15.769 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 501 pazienti rispetto a ieri” e “74.426 persone, pari al 81% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi”.
Rispetto a ieri , però, sale di nuovo il numero dei deceduti, che “sono 369 e portano il totale a 29.684”. Il dato positivo riguarda “il numero complessivo dei dimessi e guariti”, che “sale invece a 93.245, con un incremento di 8.014 persone rispetto a ieri. Il numero così alto dei pazienti dimessi e guariti è dovuto ad un aggiornamento dei dati della Regione Lombardia riferiti anche ai giorni precedenti”.
Nel dettaglio, “i casi attualmente positivi sono 31.753 in Lombardia, 14.858 in Piemonte, 8.391 in Emilia-Romagna, 6.789 in Veneto, 5.088 in Toscana, 4.433 nel Lazio, 3.306 in Liguria, 3.236 nelle Marche, 2.903 in Puglia, 2.340 in Campania, 2.201 in Sicilia, 1.791 in Abruzzo, 982 nella Provincia autonoma di Trento, 962 in Friuli Venezia Giulia, 644 in Calabria, 623 in Sardegna, 579 nella Provincia autonoma di Bolzano, 179 in Molise, 172 in Basilicata, 171 in Umbria e 127 in Valle d’Aosta”.

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