“Dopo le prove generali sui trasporti fatte nei giorni scorsi oggi la nostra città è ripartita come avevamo previsto. L’assetto dei trasporti pubblici nella capitale ha dato prova di essere pronto per l’avvio della Fase 2. I flussi dei passeggeri che stamane si sono spostati nell’orario di punta sono stati gestiti agevolmente, non c’è stato bisogno neanche di intervenire mettendo in esercizio i bus che erano pronti a supporto delle linee a più alta frequentazione. Ma questo è solo l’esito della mattinata del primo giorno, non abbassiamo assolutamente la guardia”. Lo afferma in una nota diffusa oggi Pietro Calabrese, assessore alla Città in movimento di Roma. “Non si è verificato il caos paventato da chi ha sempre bisogno di indurre il massimo del terrore”, spiega Calabrese. “Un aumento in verità c’è stato, ma solo rispetto alle persone che hanno scelto di muoversi a piedi per i percorsi più brevi, e soprattutto delle bici in circolazione, un dato che abbiamo accolto con straordinaria soddisfazione. Evidentemente questo risultato dimostra che gli appelli dei giorni scorsi sono stati assunti da tutte e tutti con la stessa responsabilità civica riscontrata a Roma nella fase precedente. Le misure che abbiamo messo in campo stanno confermando l’equilibrio di base su cui erano state ponderate in maniera integrata”.
È chiaro che per alcuni vi sono delle imperfezioni, ma “ora abbiamo 15 giorni in cui potremo perfezionare ogni misura per essere ulteriormente pronti al riavvio di altre attività previsto per il 18 maggio”. Dall’assessore un commento anche sul pagamento delle “strisce blu”: “nella fase 1 era stata consentita per i lavoratori che non avrebbero potuto usufruire del trasporto pubblico perché limitato alle ore 21. Forse sfugge, ma il pagamento della sosta è una misura che agevola la rotazione e quindi la disponibilità dei parcheggi. La sospensione incondizionata provoca l’effetto opposto, le persone lasciano la propria autovettura negli stalli per un tempo illimitato”.