Coronavirus Covid-19: card. Comastri, “la fede è come una lampada, ha bisogno continuamente di olio”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Con queste parole Maria ha cambiato la vita del mondo, anche la nostra vita. Il cristianesimo inizia così”. Lo ha detto il card. Angelo Comastri, arciprete della basilica vaticana, commentando il primo Mistero della gioia, dopo la recita del Regina Coeli trasmessa in diretta streaming dalla basilica di San Pietro. Il secondo mistero gaudioso ci presenta Maria che va in visita dalla cugina Elisabetta. “Il Magnificat fece paura a Napoleone Bonaparte”, ha sottolineato il cardinale: “Non voleva sentire queste parole: eppure, anche per lui si cono compiute le parole del Magnificat, che Maria aveva profetizzato”. Il terzo Mistero della gioia ci porta a Betlemme, dove Gesù nasce in una povera stalla e Maria lo avvolge con la sua tenerezza.  “Il mistero di Betlemme affasciò Charles de Foucauld”, ha detto Comastri: “Era un giovane parigino corrotto. Quando incontro Gesù, la sua vita cambiò totalmente. Rimase impressionato dal mistero di Betlemme. Diceva: ‘Vorrei farmi ultimo, ma per quanto mi farò ultimo sarà sempre penultimo, perché l’ultimo posto l’hai occupato tu’”. Il quarto mistero gaudioso ci conduce a Gerusalemme, dove Maria e Giuseppe presentano Gesù al tempio: “Quanto abbiamo da imparare dalla Santa Famiglia di Nazaret!”, ha esclamato il cardinale.  Il quinto Mistero della gioia ci presenta Maria e Giuseppe che, a Gerusalemme, per tre giorni cercano Gesù e provano immensa gioia di ritrovarlo. “La fede è come una lampada”, ha commentato Comastri: “Ha bisogno continuamente di olio, deve essere continuamente alimentata: soltanto se cerchiamo ogni giorno Gesù abbiamo la gioia di ritrovarlo”.

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