Raccolta e distribuzione di alimenti, ritiro in farmacia e consegna a domicilio di medicinali, trasporto di malati: sono tanti i servizi che la sottosezione dell’Unitalsi della diocesi di Anagni-Alatri porta avanti dall’inizio dell’emergenza coronavirus grazie all’impegno di oltre 70 volontari, nel territorio diocesano e nelle zone limitrofe. “Appena iniziato il blocco, abbiamo avuto richieste da chi non poteva uscire per andare in farmacia o aveva bisogno di essere accompagnato a una visita medica – spiega al Sir il presidente della sottosezione Unitalsi della diocesi di Anagni, Piergiorgio Ballini –. Poi, con il fermo del lavoro, molte famiglie sono rimaste senza entrate e anche noi abbiamo dovuto reinventarci”. È nata così l’iniziativa della spesa sospesa, per cui l’Unitalsi ha cercato la collaborazione dei supermercati. Insieme ai comuni, sono state create basi operative per raccogliere i beni donati e da cui partire con la distribuzione giornaliera. Racconta ancora Ballini: “Più si andava avanti, più le richieste aumentavano. In questo tempo sono state raggiunte più di mille persone. Abbiamo cercato di mettere in pratica il Vangelo: non giudicare, essere aperti alle richieste di tutti e non lasciare indietro nessuno. Siamo stati anche allo Spallanzani, in altri ospedali e Rsa per riprendere persone guarite dal Covid-19 e portarle a casa”. “Non abbiamo perso il rapporto quotidiano con le persone con disabilità, nostro primo impegno. Però, grazie alla disponibilità dei volontari, abbiamo potuto essere attivi su più fronti e continuiamo a progettare nuove iniziative”, conclude.