“Su questa barca… ci siamo tutti”. A ribadirlo, facendo eco alla meditazione in piazza San Pietro del 27 marzo scorso, è il Papa, nel messaggio per la Giornata missionaria mondiale, che si celebra il 18 ottobre. In questo tempo di pandemia, prosegue Francesco, “ci siamo accorti che non possiamo andare avanti ciascuno per conto suo, ma solo insieme. Siamo veramente spaventati, disorientati e impauriti. Il dolore e la morte ci fanno sperimentare la nostra fragilità umana; ma nello stesso tempo ci riconosciamo tutti partecipi di un forte desiderio di vita e di liberazione dal male”. In questo contesto, “la chiamata alla missione, l’invito ad uscire da sé stessi per amore di Dio e del prossimo si presenta come opportunità di condivisione, di servizio, di intercessione”: “La missione che Dio affida a ciascuno fa passare dall’io pauroso e chiuso all’io ritrovato e rinnovato dal dono di sé”, spiega il Papa, precisando che “la missione, la ‘Chiesa in uscita’ non sono un programma, una intenzione da realizzare per sforzo di volontà. È Cristo che fa uscire la Chiesa da se stessa”. “La vita umana nasce dall’amore di Dio, cresce nell’amore e tende verso l’amore”, ricorda Francesco nel messaggio: “Nessuno è escluso dall’amore di Dio”, e la Chiesa, “sacramento universale dell’amore di Dio per il mondo, continua nella storia la missione di Gesù e ci invia dappertutto affinché, attraverso la nostra testimonianza della fede e l’annuncio del Vangelo, Dio manifesti ancora il suo amore e possa toccare e trasformare cuori, menti, corpi, società e culture in ogni luogo e tempo”. Di qui la necessità di chiederci: “Siamo pronti ad accogliere la presenza dello Spirito Santo nella nostra vita, ad ascoltare la chiamata alla missione, sia nella via del matrimonio, sia in quella della verginità consacrata o del sacerdozio ordinato, e comunque nella vita ordinaria di tutti i giorni? Siamo disposti ad essere inviati ovunque per testimoniare la nostra fede in Dio Padre misericordioso, per proclamare il Vangelo della salvezza di Gesù Cristo, per condividere la vita divina dello Spirito Santo edificando la Chiesa?”.