“Veniamo da un tempo difficile ma anche pieno di grazia. Bisogna fare i conti con le prove quotidiane. Non ci scoraggiamo, anche in prigionia si può parlare di Gesù e si testimonia la bellezza del Vangelo. Vediamo i fratelli come compagni di viaggio e non come ostacoli. Contagiamoci nell’amore vincendo tentazioni, egoismi, nostalgie e rimpianti”: lo ha detto, stamattina, mons. Francesco Alfano, arcivescovo di Sorrento-Castellammare di Stabia, nel silenzio del santuario di Pompei, dove ha celebrato la messa che conclude il mese dedicato alla Madonna. I presenti, tra posti contingentati, avevano le mascherine ai volti ed erano a distanza di sicurezza.
“Il pellegrinaggio annuale a Pompei quest’anno è saltato: la fede del popolo di Dio si esprime in tanti modi, dal vegliare notturno al camminare insieme, dalla preghiera del Rosario alla devozione mariana molto sentita. In questo tempo di prova tutto acquista un valore più forte, anche la rinuncia: non abbiamo vissuto il pellegrinaggio come famiglia diocesana, ma veniamo da mesi in cui molti si sono ritrovati a pregare insieme nelle famiglie o dai balconi dello stesso rione – ha continuato il presule –. La preghiera ci fa riscoprire figli amati dal Padre e fratelli che possono sostenersi a vicenda nelle difficoltà”. “Ecco cosa ho chiesto al Signore questa mattina nel Santuario di Pompei: la Vergine Maria volga il suo sguardo verso di noi e ci aiuti a continuare il cammino con fiducia, per essere oggi più che mai testimoni del Vangelo e costruttori di speranza”, ha concluso mons. Alfano.