L’Agesci, Associazione guide e scouts cattolici italiani, “durante questa emergenza epidemiologica non si è mai fermata”. Ora però, si legge in un comunicato, “è il momento di ripartire, riprogettando la nostra quotidianità, chiamati a ripensare nuovi modi per vivere le attività scout con i ragazzi. Le disposizioni del Governo consentono da metà giugno di ripartire, nel rispetto delle normative nazionali, regionali e comunali, secondo le linee guida elaborate”. Barbara Battilana e Vincenzo Piccolo, presidenti del Comitato nazionale Agesci, dichiarano: “Una comunità, quella scout, con creatività costruisce una nuova cornice per stare assieme, sempre attenta ad intercettare le esigenze dei più giovani, che hanno pagato un prezzo altissimo a causa delle restrizioni degli ultimi mesi. I bisogni di bambini e ragazzi non sono stati tenuti in debita considerazione, i loro diritti sono risultati compressi”. “Ora che finalmente possiamo tornare ad incontrarli – proseguono – sappiamo di dover mettere in atto ogni tutela possibile per la loro salute e quella delle loro famiglie: un impegno per tutte le nostre comunità”. L’Agesci ha in programma anche l’attivazione di collaborazioni nei vari territori, “per contribuire al bene del nostro Paese e per sentirsi pienamente Chiesa, pronti a servire lì dove c’è bisogno, con gli ultimi e i più fragili”.