Coronavirus Covid-19: Cei, oltre 10 milioni di euro alle diocesi in “zona arancione o zona rossa”
La Presidenza della Conferenza episcopale italiana ha deliberato di conferire un ulteriore contributo straordinario a quelle diocesi il cui territorio è stato definito dalle Autorità pubbliche “zona arancione o zona rossa”. Si tratta di oltre 10 milioni di euro, provenienti dai fondi dell’otto per mille che i cittadini destinano alla Chiesa Cattolica e recuperati dalla finalità a cui erano stati destinati, essenzialmente l’edilizia di culto. L’ammontare del contributo è stato calcolato secondo il criterio dell’entità della popolazione, si apprende dalla nota della Cei, incrociato col rispettivo numero di contagiati alla data del 25 aprile 2020. Anche questo stanziamento è finalizzato per sostenere persone e famiglie in situazioni di povertà o di necessità, enti e associazioni che operano per il superamento dell’emergenza provocata dalla pandemia, enti ecclesiastici in situazioni di difficoltà. (clicca qui)
8xmille: dal 31 maggio la nuova campagna informativa “C’è un Paese”
“C’è un Paese” è il cuore del messaggio della campagna Cei 8xmille per il 2020 che mostra, nei fatti, un Paese che accoglie, sostiene, abbraccia e soprattutto consola. La nuova campagna di comunicazione racconta la Chiesa cattolica che, anche nell’emergenza, non ha smesso di prendersi cura dei più deboli: dal parroco di una piccola città di provincia, che durante l’epidemia ha continuato a sostenere la propria comunità grazie alla tecnologia in modo nuovo e creativo, alle mense Caritas, che hanno trovato modalità diverse per aiutare le famiglie in difficoltà trasformandosi in luoghi dove ci si sente accolti e si trovano persone pronte ad aiutare, dai tanti progetti per l’avviamento al lavoro per cercare di far ripartire i molti disoccupati alle case per le donne vittime di violenza e così via, fino ad arrivare a migliaia di progetti annui. (clicca qui)
Coronavirus Covid-19: Protezione civile, attualmente 46.175 persone positive, da ieri altri 87 decessi. Iss, “al momento in Italia nessuna situazione critica”
Per il Covid-19, in Italia, “il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 232.248, con un incremento rispetto a ieri di 516 nuovi casi. Il numero totale di attualmente positivi è di 46.175, con una decrescita di 1.811 assistiti rispetto a ieri”. Tra gli attualmente positivi, sono scesi a 475 i pazienti in cura presso le terapie intensive, 7.094 persone sono ricoverate con sintomi e altre 38.606 sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Dai dati diffusi oggi dal Dipartimento della Protezione civile, rispetto a ieri, “i deceduti sono 87 e portano il totale a 33.229” mentre il numero complessivo dei dimessi e guariti è salito a 152.844, con un incremento di 2.240 persone rispetto a ieri. (clicca qui)
“Al momento in Italia non vengono riportate situazioni critiche relative all’epidemia di Covid-19. È questo in sintesi il risultato del monitoraggio degli indicatori per la cosiddetta fase 2 per la settimana tra il 18 e il 24 maggio”. Lo si legge nella nota diffusa stasera dall’Istituto superiore di sanità (Iss). “Nella pressoché totalità delle Regioni e Provincie Autonome il trend settimanale dei nuovi casi diagnosticati per data di diagnosi/prelievo è in diminuzione e gli indici di trasmissibilità (Rt) sono al di sotto di 1”. (clicca qui)
Per il ministro della Salute, Roberto Speranza, “i dati del monitoraggio sono incoraggianti. I sacrifici importanti del lockdown hanno prodotto questi risultati. Dobbiamo continuare sulla strada intrapresa con gradualità e cautela”. (clicca qui)
Coronavirus Covid-19: Vestager (Commissione Ue), strumento di supporto a solvibilità offrirà “sostegno azionario alle imprese” in Paesi e settori più colpiti
Del pacchetto che la Commissione Ue ha presentato al Parlamento europeo per sostenere il rilancio dell’economia europea fanno parte un quadro finanziario pluriennale rafforzato a 1.100 miliardi di euro e lo strumento “Next Generation Eu” dotato di 750 miliardi di euro. Questo secondo pacchetto comprende una serie di misure, tra cui lo “strumento di supporto alla solvibilità” che oggi la vice-presidente Margrethe Vestager ha presentato alla stampa. È uno strumento che “consentirà il sostegno azionario alle imprese di tutta Europa”, nei Paesi e nei settori “più colpiti”. Lo strumento potrà essere operativo già quest’anno e avrà un budget di 31 miliardi di euro, con l’obiettivo di sbloccare 300 miliardi di euro di sostegno alla solvibilità per le società sane, che voglio superare la crisi muovendosi per un futuro “più pulito, digitale e resiliente”. (clicca qui)
Droghe: Oedt ed Europol, nonostante il lockdown il traffico tra Stati Ue è proseguito senza interruzioni
Che cosa sia successo al mercato della droga ai tempi del Covid-19 lo racconta un rapporto pubblicato oggi dall’Agenzia europea per la droga (Oedt) ed Europol che hanno lavorato insieme per poter capire meglio gli sviluppi di questo traffico nel tempo del lockdown. Secondo il rapporto, sono saliti i prezzi, ci sono state carenze locali e meno purezza per alcune droghe, mentre si è registrata una “continua violenza tra fornitori e distributori”. “I gruppi della criminalità organizzata restano attivi e resilienti e hanno adattato i modelli di trasporto, le rotte del traffico e i metodi di occultamento” alle limitazioni imposte dalla pandemia. “Consumatori e rivenditori si stanno sempre più rivolgendo a metodi alternativi, incluso l’uso di mercati darknet, piattaforme di social media e app di comunicazione crittografate, con pagamenti senza contanti e meno interazioni faccia a faccia”. A non aver subito interruzioni è “lo spostamento di grandi quantità di droghe tra gli Stati membri dell’Ue”. (clicca qui)
Coronavirus Covid-19: Brasile, Bolsonaro invia esercito in Amazzonia. P. Bossi al Sir, “non risolverà i problemi e toglierà soldi a enti più utili”
“È l’ennesima trovata del presidente Bolsonaro. Mandare l’esercito in Amazzonia non risolverà di certo l’emergenza Covid-19 e gli altri problemi dell’Amazzonia”. Il commento, rilasciato al Sir, è di padre Dario Bossi, provinciale dei comboniani in Brasile e particolarmente attivo nelle battaglie per l’Amazzonia e i diritti umani. “Bolsonaro – aggiunge il missionario – vuole sempre di più investire sulle armi. Circa un mese fa è stato emanato un decreto che permette l’uso delle forze armate in Amazzonia”. E ieri è stata data attuazione al provvedimento, anche in seguito a una richiesta del governatore dell’Amazonas, Wilson Lima, con un decreto inserito nella Gazzetta ufficiale di ieri. “Questa operazione – ha proseguito p. Bossi – costerà 60 milioni di reais, gli stessi che servirebbero per gestire in modo adeguato altri organismi ben più preparati e competenti, in particolare I’Istituto brasiliano per l’ambiente. Invece, il Governo smonta organismi più capaci per concentrare risorse sull’esercito e su un’operazione che potrebbe anche essere rischiosa per l’aumento di contagi nella regione e che non risolve i problemi dell’Amazzonia”. (clicca qui)
Hong Kong: Borrell (Alto rappresentante Ue), legge su sicurezza nazionale “mette ulteriormente in discussione la volontà della Cina di rispettare gli impegni internazionali”
L’alto rappresentante dell’Ue Josep Borrell ha espresso oggi “grave preoccupazione” per la legge sulla sicurezza nazionale a Hong Kong adottata in Cina ieri, 28 maggio, dal Congresso nazionale del popolo. Borrell ha affermato che si tratta di misure “non conformi” agli impegni internazionali assunti dalla Cina (Dichiarazione congiunta sino-britannica del 1984) “e alla Legge fondamentale di Hong Kong” e che rischiano di “minare seriamente il principio ‘un Paese, due sistemi’ e l’alto grado di autonomia della Regione amministrativa speciale di Hong Kong”. Borrell ricorda che “le relazioni dell’Ue con la Cina si basano sul rispetto e sulla fiducia reciproci” ma ritiene che “questa decisione metta ulteriormente in discussione la volontà della Cina di rispettare i suoi impegni internazionali”. (clicca qui)