Una graduale ripresa delle celebrazioni della Messa con il popolo e delle attività pastorali delle parrocchie sul nostro territorio. È quanto auspica il vescovo di Tursi-Lagonegro, mons. Vincenzo Orofino, in una lettera alla diocesi. “Questo tempo ha fatto riscoprire il valore del silenzio e delle relazioni, il calore della casa e il tesoro insostituibile della famiglia, il senso del tempo e l’importanza delle priorità – scrive il presule –. Noi cristiani siamo stati sollecitati a intensificare il rapporto personale con Dio e a guardare la realtà con gli occhi della fede. Ci siamo resi conto che quello della crisi è stato il tempo della prova, della sofferenza e del deserto ma non della punizione e della disperazione”. Di qui l’invito a riprendere presentato come un incoraggiamento a fare tesoro della circostanza vissuta perché “si riscopra l’essenziale e si rinnovi l’incontro personale con il Signore che rende bella e preziosa ogni esistenza umana”. La confessione e la direzione spirituale sono gli altri due gesti raccomandati perché “si possa desiderare la santità come misura alta della vita cristiana insieme a guide sicure ed esperte”.
Infine, nel suo testo, il vescovo Orofino incoraggia “i sacerdoti, le suore, i ministri straordinari della Comunione o, eccezionalmente e su prudente giudizio del parroco, un componente della famiglia, ad assicurare la possibilità di far giungere la Comunione agli ammalati e a coloro che vivono nella fragilità”, alle persone che non possono uscire dalle proprie case per motivi di salute o altro impedimento, “paura inclusa”.