Coronavirus Covid-19: Iss, “al momento in Italia nessuna situazione critica”

“Al momento in Italia non vengono riportate situazioni critiche relative all’epidemia di Covid-19. È questo in sintesi il risultato del monitoraggio degli indicatori per la cosiddetta fase 2 per la settimana tra il 18 e il 24 maggio”. Lo si legge nella nota diffusa stasera dall’Istituto superiore di sanità (Iss).
“L’incidenza settimanale rimane molto eterogenea nel territorio nazionale. In alcune Regioni il numero di casi è ancora elevato denotando una situazione complessa ma in fase di controllo. In altre il numero di casi è molto limitato. Si raccomanda pertanto cautela specialmente nel momento in cui dovesse aumentare per frequenza ed entità il movimento di persone sul territorio nazionale”, l’avvertimento dell’Iss.
Un aspetto positivo è che “non si registrano segnali di sovraccarico dei servizi assistenziali ospedalieri sul territorio nazionale” e, al tempo stesso, “si osservano livelli di resilienza in miglioramento”.
Nel Paese continuano a essere rafforzate a livello regionale “politiche di testing e screening in modo da identificare il maggior numero di casi realizzando azioni di isolamento e quarantena/monitoraggio dei contatti stretti”, ovvero realizzando la strategia “test-track-trace”. Nonostante questo abbia aumentato la sensibilità dell’accertamento diagnostico, “nella pressoché totalità delle Regioni e Provincie Autonome il trend settimanale dei nuovi casi diagnosticati per data di diagnosi/prelievo è in diminuzione e gli indici di trasmissibilità (Rt) sono al di sotto di 1”. Per quanto riguarda la stima dell’Rt, comunque, “quando il numero di casi è molto piccolo alcune Regioni possono avere temporaneamente un Rt>1 a causa di piccoli focolai locali che finiscono per incidere sul totale regionale, senza che questo rappresenti un elemento preoccupante”.
Per l’Iss, quindi, “le misure di lockdown in Italia hanno effettivamente permesso un controllo dell’infezione da Covid-19 sul territorio nazionale pur in un contesto di persistente trasmissione diffusa del virus con incidenza molto diversa nelle 21 Regioni e Province autonome”. La situazione attuale, relativa all’inizio della prima fase di transizione, è “complessivamente positiva”, anche se “permangono segnali di trasmissione con focolai nuovi segnalati che descrivono una situazione epidemiologicamente fluida in molte Regioni italiane”. Questo richiede “il rispetto rigoroso delle misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione quali l’igiene individuale e il distanziamento fisico”. Perciò, “è necessario continuare a rafforzare i servizi territoriali per la prevenzione e la risposta a Covid-19 per fronteggiare eventuali recrudescenze epidemiche”. I dati completi sono consultabili su www.salute.gov.it e www.iss.it.

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