“Se è vero che Gesù è l’agnello di Dio, e noi siamo i discepoli dell’agnello di Dio, ogni volta che incontriamo una cattiveria possiamo vincerla soltanto con la bontà. Ogni volta che riceviamo un’offesa possiamo vincerla solo con il perdono”. Lo ha detto il card. Angelo Comastri, arciprete della basilica vaticana, commentando l’episodio del battesimo di Gesù nel Giordano, durante la recita del Rosario – con i Misteri della Luce – trasmessa in diretta streaming dalla basilica di San Pietro subito dopo il Regina Coeli. Il secondo Mistero della Luce ci porta a Cana, dove “Gesù partecipa ad un banchetto di nozze per ricordarci che la famiglia non l’abbiamo inventata noi”. “La famiglia è un pilastro della società”, ha affermato il cardinale: “Se cade la famiglia, cade la società”. Il terzo Mistero della Luce ci presenta Gesù che percorre le strade della Palestina “e pronuncia parole mai sentite”, ha proseguito Comastri, che ha citato una frase di Karl Marx: “Gesù ha volato più in alto di tutti”. “Non possiamo immaginare la bellezza di Dio: tutte le bellezze di questo mondo sono piccole scintille, la bellezza di Dio è infinita”, il commento al quarto Mistero della Luce, che ci porta sul Monte Tabor, dove Gesù “per alcuni istanti va vedere a Pietro, Giacomo e Giovanni la bellezza infinita della divinità”. Il quinto Mistero della Luce ci conduce nel Cenacolo. “Attorno a Gesù c’è aria di tradimento – ha detto Comastri – eppure dal suo cuore esce un gesto di amore infinito: ci regala la santa messa”. “È più facile che il mondo possa vivere senza il sole piuttosto che senza Eucaristia”, la citazione di Padre Pio: “Se la gente capisse il valore dell’Eucaristia, il valore della messa, ci sarebbe la fila per entrare nelle chiese”. “Purtroppo, non è così”, la constatazione del cardinale: “Ecco perché il mondo va come va”. Infine, l’invocazione a san Michele arcangelo, “come aiuto per le perfidie e le insidie del demonio”.