“I contenuti della nostra risposta alla crisi devono portarci nel futuro e non nel passato”, verso una economia verde, digitale e resiliente. Così il vicepresidente della Commissione europea, Frans Timmermans, spiega l’articolato programma lanciato da Ursula von der Leyen ieri, “Next generation Eu” e come i programmi e i progetti di riforma che questo piano sosterrà dovranno “aiutare le nostre economie, la nostra salute e il benessere per il futuro”. Il quadro finanziario pluriennale “con la sua dotazione del 25% per l’azione per il clima rimane il fondamento della nostra transizione verde e della nostra ripresa economica” e lo strumento Next Generation Eu servirà per “sostenere gli investimenti e le riforme essenziali per una ripresa sostenibile”, per cui gli Stati membri sono invitati a proporre “piani nazionali di risanamento” che abbiano al centro la transizione verde e digitale: infrastrutture sostenibili, tecnologie, mobilità, biodiversità, sviluppo rurale potranno ricevere una spinta considerevole se in linea con gli obiettivi Ue. Il commissario Nicolas Schmidt, responsabile per il lavoro e i diritti sociali, ha invece sottolineato come il nuovo strumento sia di fatto una “applicazione del pilastro europeo dei diritti sociali”, perché punta a creare società ed economie resilienti con l’obiettivo della “solidarietà, coesione e convergenza sociale, ambientale ed economica” in Europa. Il piano è “forte e ambizioso, all’altezza della crisi che attraversiamo e che ci ha rivelato le grandi fragilità che avevamo dimenticato: umana, sanitaria, dei sistemi economici”. La crisi “ha mostrato le disuguaglianze più fortemente che prima”, ha aggiunto Schmidt che ha evidenziato come “al centro della risposta ci sia l’umano: bisogna investire sulle persone, su conoscenze e competenze per rinnovare economia e lavoro”.