“Occorre che la fibra e tutti i servizi telematici cessino di essere uno slogan e siano portati nelle aree rurali nell’arco di qualche mese e messi a disposizione degli imprenditori agricoli per poter usufruire di tutta la tecnologia dell’agricoltura 4.0 che andremo ad offrire loro”. Lo ha affermato il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, in occasione della presentazione del manifesto per la nascita del primo polo italiano per l’agroalimentare 4.0, organizzata con un forum on line da Coldiretti, Bonifiche Ferraresi e Filiera Italia per spiegare il nuovo approccio delle imprese ai temi della sostenibilità ambientale, economica e sociale.
“Per pensare al nostro futuro e dare grandi opportunità ai nostri imprenditori oggi diventa ancor più fondamentale sostenere gli investimenti sull’innovazione annunciati dal Governo e che noi abbiamo chiesto che vengano riprodotti anche nei prossimi anni per far sì che la nostra agricoltura, già leader mondiale per qualità ed eccellenze, lo diventi anche in termini di tecnologia”, ha aggiunto.
“Tutto questo ci servirà per competere rispetto a quelle che sono le sfide future, dalla nuova strategia Farm to fork – ha concluso Prandini –, dove oggi vinciamo la battaglia per l’etichettatura dell’origine dei prodotti, al green new deal, beninteso non con risorse che vengano sottratte dalla Pac (Politica agricola comune) ma con nuove risorse che dovranno essere stanziate. E proprio per questo abbiamo appreso la disponibilità da parte della presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen di mettere nuove risorse a disposizione di quegli Stati membri che sono stati colpiti duramente da coronavirus ma indicando quelli che sono i settori su quali bisognerà andare ad investire e ancora di più una sfida per questo nostro comparto”.