Papa Francesco: sabato 30 maggio la preghiera del Rosario dalla Grotta di Lourdes, nei Giardini vaticani
“Uniti nella preghiera per invocare nella pandemia l’aiuto e il soccorso della Vergine Maria e per affidare al Signore l’umanità intera”. Sabato 30 maggio, alle 17.30, Papa Francesco presiederà la recita del Rosario dalla Grotta di Lourdes, nei Giardini vaticani. La celebrazione mariana, trasmessa in diretta mondovisione, è promossa dal Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione. Si uniranno alla preghiera i santuari del mondo, con uno speciale coinvolgimento delle famiglie. (clicca qui)
In un messaggio per la Giornata della vita che le Conferenze episcopali di Scozia, Inghilterra e Galles e Irlanda celebreranno sul tema “Choose Life”, il Papa afferma che, in questi giorni di pandemia, “la speranza” è che “nell’attuale crisi, tutto porti a un maggiore apprezzamento dell’imperativo morale a costruire una ‘cultura della vita’, caratterizzata da una sempre maggiore preoccupazione a coltivare, proteggere e promuovere il benessere integrale di tutti i figli di Dio, a cominciare dai più vulnerabili”. (clicca qui)
Papa Francesco: domenica celebra messa per Pentecoste in cappella Ss. Sacramento nella basilica vaticana. Recita Regina Coeli da finestra studio privato
Questa domenica, 31 maggio, alle 10, il Santo Padre celebrerà la messa nel giorno di Pentecoste, senza concorso di fedeli, presso la cappella del Santissimo Sacramento nella basilica vaticana. Lo rende noto la Sala Stampa vaticana. Alle 12, dalla finestra dello studio privato, riprenderà la recita della preghiera del Regina Caeli con i fedeli in piazza San Pietro. Le forze dell’ordine garantiranno l’accesso in sicurezza alla piazza e avranno cura che i fedeli presenti possano rispettare la necessaria distanza interpersonale. (clicca qui)
Coronavirus Covid-19: sondaggio Ue, 58% dei cittadini europei dichiara di avere difficoltà finanziarie dall’inizio della pandemia
“Una netta maggioranza degli intervistati (58%) ha dichiarato di aver incontrato difficoltà finanziarie dall’inizio della pandemia di coronavirus”. Il dato emerge da un sondaggio commissionato dal Parlamento europeo, i cui risultati si conosceranno a inizio giugno. In un’anticipazione odierna si evince che “tra i problemi riscontrati dai cittadini figurano perdita di reddito (30%), disoccupazione totale o parziale (23%), utilizzo di risparmi personali prima del previsto (21%), difficoltà a pagare l’affitto, le bollette o i prestiti bancari (14%), nonché difficoltà ad avere pasti adeguati e di buona qualità (9%)”. Un intervistato su dieci ha dichiarato di dover chiedere aiuto finanziario a famiglia o amici, mentre il 3% degli intervistati ha dovuto affrontare un fallimento. Nel complesso, gli intervistati di Ungheria, Bulgaria, Grecia, Italia e Spagna “sono quelli che hanno avuto i maggiori problemi finanziari”, mentre quelli in Danimarca, Paesi Bassi, Svezia, Finlandia e Austria “sono i meno propensi a segnalare problemi”. (clicca qui)
Coronavirus Covid-19: p. Raimundo Rocha (comboniano) da São Luís, “il contagio in Brasile si sposta da città a zone interne, dove mancano strutture sanitarie”
“Dalle città il contagio si sta sempre più espandendo nelle zone interne, abitate anche da indigeni”. Lo ha segnalato al Sir, da São Luís, capitale dello Stato brasiliano settentrionale del Maranhão, padre Raimundo Nonato Rocha, missionario comboniano. São Luís è una delle città più colpite dal Covid-19 in Brasile: i dati relativi alla diocesi sono di 9.376 contagiati e 574 deceduti, quelli dell’intero Maranhão rispettivamente 22.786 e 786. A livello nazionale anche ieri si sono registrati 11.687 nuovi casi di positività e 807 decessi, per un totale di 374.898 contagiati e 23.473 morti. “In città, i casi sono un po’ calati, ma c’è sempre il rischio di nuove ondate, il sistema sanitario è quasi al collasso, al 90% della propria capacità. Ora – ha proseguito – il contagio si sta spostando all’interno, dove non ci sono strutture sanitarie e quindi la prospettiva è che i nuovi malati arrivino comunque qui, nella capitale”. (clicca qui)
Scuole paritarie: Cism e Usmi, “la politica ha colto il nostro grido. Risposta flebile e inadeguata ma segnale di dialogo”
“La politica ha colto il nostro grido e ha stanziato 150 milioni di euro, di cui 80 per le scuole del ciclo 0-6 anni (in questa fascia è compreso il servizio socio-educativo, da 0 a 3 anni, che riguarda anche le scuole comunali, asili e nidi) e 70 per le primarie e le secondarie fino ai 16 anni, dando una flebile ed inadeguata risposta, sebbene da noi recepita come un segnale di dialogo, un segno a favore dei lavoratori e delle famiglie – si legge nel comunicato –. Infatti, sono solo 152 euro pro capite per i 524.031 allievi della scuola dell’infanzia e 200 euro pro capite per gli allievi degli altri corsi”. Lo hanno affermato madre Yvonne Reungoat (presidente nazionale Usmi) e padre Luigi Gaetani (presidente nazionale Cism) in un comunicato congiunto commentando i risultati dei due giorni di sciopero virtuale (19-20 maggio) con il provocatorio slogan #noisiamoinvisibiliaquestogoverno a sostegno e difesa delle scuole pubbliche paritarie cattoliche. (clicca qui)
Estate 2020: Pastorale giovanile Cei, on line il sito “Aperto per ferie”
È online il sito “Aperto per ferie”, progetto del Servizio nazionale per la pastorale giovanile (Snpg), nato per offrire materiale a sostegno delle attività educative ecclesiali, tradizionalmente svolte in estate da parrocchie e oratori, realtà legate alla vita consacrata e realtà associative. “Quella che ci aspetta quest’anno – affermano dalla Pastorale giovanile – sarà un’estate diversa, strana, difficile, ma sicuramente indimenticabile. Sarà un’estate da inventare, caratterizzata come sempre da responsabilità, rigore e cura ma che decisamente avrà bisogno di un’attenzione e uno sguardo diverso. Ora più che mai, non possiamo permetterci di sbagliare o fare passi falsi: bisogna mettere in piedi un piano B”. (clicca qui)
Norvegia: modifica legge sulle biotecnologie, dura presa di posizione del comitato esperti della diocesi cattolica
Dura la presa di posizione di un comitato di esperti della diocesi cattolica di Oslo riguardo la modifica della legge sulle biotecnologie, sottoposta oggi al voto dello Storting, il Parlamento norvegese, che parla di possibile “abolizione dei diritti umani dei bambini”. Critiche sono state espresse verso l’iter legislativo, bollato come “il peggio della democrazia: le questioni sulla vita (e sulla morte) vengono decise senza un dibattito approfondito”. Secondo gli esperti cattolici è banalizzante riferirsi alla necessità di “modernizzare la legge”. Nella proposta di legge, si apre alla possibilità del concepimento assistito per donne single, ultrasuoni precoci e test prenatale non invasivo per identificare patologie embrionali. Ognuno di questi elementi apre a enormi domande e possibili derive future, si legge nel documento cattolico, sia la donazione di ovociti, che nega definitivamente il diritto del bambino a conoscere e crescere con i genitori biologici, sia l’eugenetica. (clicca qui)