“Covid – Pomoc. Nie zostawmy ich samotnie” (Covid – Aiuto. Non lasciamoli soli) è il nome della campagna realizzata dalla Procura missionaria salesiana di Varsavia per sostenere l’impegno dei missionari salesiani a favore di chi sta più soffrendo per le conseguenze della pandemia da Coronavirus. Al 21 maggio, riferisce l’agenzia salesiana Ans sono stati raccolti 199.555 zloty (circa 45mila euro), denaro che in buona misura è già stato inviato direttamente ai missionari che lo impiegheranno soprattutto per l’acquisto di cibo per chi è rimasto privo di risorse. Finora sono state aiutate già 18 presenze missionarie. Don Michał Wziętek, salesiano, lavora in Zambia da 30 anni. A Makululu dirige una casa per i bambini di strada e una scuola. “Ci sono sempre più bambini di strada, e proprio loro sono quelli che soffrono di più a causa di Covid-19. La gente – racconta – perde il lavoro, non ha denaro e perciò non fa più la spesa come prima. Per questo la maggior parte della gente di Makululu, che guadagnava da vivere con piccole vendite, adesso si trova in una situazione molto difficile. La fame cresce, è cominciata la lotta per sopravvivere. Poiché i bambini non vanno a scuola, vengono inviati dai genitori per le strade ad elemosinare o vendere plastica, verdure o altre cose, sperando che la loro visione susciti la pietà dei passanti. Se un bambino non porta nulla a casa, non ci sarà cena, e andranno tutti a letto affamati”.
L’aiuto dei benefattori polacchi è arrivato in India, Bangladesh, Zambia, Madagascar, Camerun, Argentina, Liberia, Messico. Don Paweł Kociołek lavora in Bangladesh. Ad oggi, a Joypurhat, ha distribuito 320 chili di riso, 160 chili di dal e 80 litri di olio a 80 famiglie che vivono nelle baraccopoli. Inoltre, ha procurato latte per i bambini ed ha aiutato la gente dei villaggi. In Liberia, il cibo è stato distribuito alla popolazione della baraccopoli di Matami.