Coronavirus Covid-19: mons. Martin (vescovi irlandesi), “triste e deludente non poter celebrare la Pentecoste in chiesa”

“Questo fine settimana celebriamo la Pentecoste, la grande festa dello Spirito Santo e il ‘compleanno’ della Chiesa cristiana. Trovo triste e deludente il fatto che per tutto il periodo pasquale e adesso non siamo ancora in grado di riunirci fisicamente per la messa e i sacramenti”. Inizia con queste parole il video messaggio che l’arcivescovo Eamon Martin ha registrato per i fedeli delle diocesi di Armagh e Dromore per la Pentecoste.
“Tutti abbiamo fatto grandi sacrifici per proteggere la salute e la vita e sostenere il bene comune. Ma ci manca la possibilità di incontrarci come comunità parrocchiale. Per fortuna i nostri sacrifici stanno dando i loro frutti e il numero di morti e dei ricoveri in terapia intensiva da Covid-19 continua a diminuire. Voglio ringraziarvi per il lavoro che state svolgendo a livello locale per pianificare la piena ‘riapertura’ della vita parrocchiale e del culto. Lavorate a stretto contatto con i vostri sacerdoti in modo che la vostra parrocchia sia pronta a rispondere rapidamente quando le autorità sanitarie pubbliche ci diranno che è sicuro ricominciare a riunirsi per la messa nelle nostre chiese”.
Come presidente della Conferenza episcopale irlandese, mons. Martin fa sapere che il Comitato permanente sta lavorando in stretta collaborazione con tutti i vescovi dell’isola ad un piano-quadro per la riapertura delle chiese in modo da armonizzare regole di sicurezza e misure di protezione su tutto il territorio nazionale. Il documento quadro offrirà una guida su una serie di importanti questioni liturgiche che riguardano, per esempio, la distribuzione e l’accoglienza della Santa Comunione; consigli per concelebranti, diaconi, chierichetti; best practice per i ministri straordinari dell’Eucaristia e altri che assistono alla messa. Alla prossima riunione della Conferenza episcopale, all’inizio di giugno, i vescovi prenderanno in considerazione di estendere l’attuale sospensione del precetto domenicale, il segno di pace e l’uso delle fonti di acqua santa. Discuteranno anche della celebrazione di battesimi, matrimoni e confessioni nel contesto di eventuali restrizioni in corso.

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