“Nel momento di ripresa del Paese con il Decreto del Governo ‘Rilancio’, va data un’attenzione particolare alle scuole paritarie, risorsa fondamentale per l’istruzione e la formazione delle giovani generazioni”. Lo scrive mons. Franco Giulio Brambilla, vescovo di Novara, riprendendo gli appelli della Cei e dei vescovi di Piemonte e Valle d’Aosta, a favore delle scuole paritarie. Le “comunità intermedie”, ricorda il presule, sono promosse dall’art. 2 della Costituzione in cui “la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità”. “La Pira, preparando il testo della Carta – evidenzia mons. Brambilla –, affermava che bisogna tutelare ‘i diritti originari e imprescrittibili della persona e delle comunità naturali nelle quali essa organicamente e progressivamente si integra e si perfeziona’. La scuola è la grande palestra nella quale la persona ‘si integra e si perfeziona’”. Questo, aggiunge il vescovo, “appartiene al compito nativo delle famiglie che, facendo sacrifici insieme agli insegnanti di ordine e grado, con passione favoriscono lo sviluppo della crescita culturale della nostra nazione. È un intervento strategico non solo perché queste famiglie fanno risparmiare allo Stato 6-7 miliardi l’anno, ma perché il Paese si arricchisce del confronto culturale, dell’attenzione educativa e di nuove prospettive per il futuro”. Mons. Brambilla conclude: “Dovrebbe essere un interesse di tutti promuovere questo presidio di democrazia plurale. Per questo sostengo con forte convinzione le scuole paritarie del nostro territorio!”.